La legge tratta il tradimento omosessuale, vissuto con un partner dello stesso sesso, con la stessa severità e gravità di un tradimento tradizionale.
“Chi scopre l’omosessualità del coniuge può chiedere la nullità dell’unione civile, ma il rapporto con i figli rimane immutato, e non viene a essere influenzata la decisone sull’affido”.
La legge italiana è chiara e lapidaria.
Vediamo insieme cosa accade davvero in chi scopre il tradimento omosessuale del partner.
Qualche riflessione
La sessualità diventa fluida, così come l’identità, e a quanto pare, anche il matrimonio.
I tradimenti possono anche essere di tipo omosessuale: agiti con partner dello stesso sesso. L’amore longevo è un amore a rischio di noia, di routine e necessita un’infinità di cure e di strategie di manutenzione del legame d’amore per sopravvivere. La possibilità di tradimento è sempre dietro l’angolo, così, anche il tradimento omosessuale, a un certo punto della vita della coppia, diventa possibile.
Conseguenze psichiche del tradimento omosessuale
Ogni tradimento fa male, si sa, ma quello omosessuale disorienta e fa sprofondare il coniuge in uno stato di confusione e di disagio, amplificati da efferata gelosia e da vergogna.
Quando una moglie tradisce con una donna, o un marito con il suo migliore amico, le certezze del coniuge tradito si scompaginano.
Le domande che come dei tarli si impossessano della mente e del cuore di chi subisce un tradimento di tipo omosessuale sono tante e vertono su più fronti.
La prima angoscia è relativa al confronto: “cosa avrà in più di me?”. Segue il senso di colpa: “sarà colpa mia?”
Il coniuge pensa di non essere mai abbastanza, di non potergli offrire emotivamente e sessualmente quello che gli può dare un partner dello stesso sesso.
Il partner tradito si mette in discussione, entra in confusione, rilegge la relazione sin dagli albori effettuando uno scomodissimo avanti e indietro nel tempo, cercando di trovare tracce del dubbio orientamento sessuale del coniuge, cercando di capire cosa non ha mai capito, cosa gli sarà mai sfuggito, e soprattutto perché.
Così, mentre nel “tradimento ortodosso” regna sovrana la gelosia e la rabbia, nel “tradimento omosessuale” prevale la confusione e un drammatico sentimento di colpa. Il partner sviluppa un vissuto di tradimento che va ben oltre la fisicità, viene letto, infatti, come un tradimento di ideali, un tradimento di un progetto di vita comune. Un tradimento su un sentire profondo: l’orientamento sessuale.
Conseguenze legali
Il matrimonio civile può essere considerato vano se uno dei due coniugi agisce un tradimento omosessuale. In giurisprudenza si chiama “errore essenziale“, una sorta di errore di valutazione sulla “qualità essenziale“.
La scoperta delle proprie inclinazioni sessuali è anche esercizio del proprio diritto all’identità personale, quindi, teoricamente andrebbe difeso.
Il partner, anche se coniuge, ha il diritto di essere onesto con sé stesso, con il suo sentire profondo e con le sue più autentiche inclinazioni. Il coniuge, in ogni caso, sprofonda in un baratro di disagio e di negazione della propria capacità di decodifica del modus operandi amoroso del coniuge.
La disamina è complessa e necessita di un livello di attenzione, di empatia e di garbo, oltre che di professionalità, notevole.
La legge reputa colpevole il partner che ha tradito, anche se trattasi di un tradimento omosessuale; ai fini della separazione ha esattamente lo stesso peso specifico.
Le unioni gay
L’argomento matrimonio-fedeltà-omosessualità sembra occupare quotidianamente le pagine dei giornali. L’obbligo di fedeltà è l’ennesimo campo di battaglia della legge sulle unioni gay. Proprio in questi giorni si discute quanto sia ancora utile l’obbligo di fedeltà all’interno delle unioni civili, se mantenerlo in vita o meno (almeno dal punto di vista legislativo).
Gli omosessuali lo vorrebbero nelle unioni civili, gli etero lo abolirebbero dal matrimonio.
Quindi per omosessuali e lesbiche, sebbene uniti da laico vincolo, a differenza degli eterosessuali, il tradimento non diventa causa di separazione con colpa, anzi rimane socchiusa la porta della possibilità dell’“obbligo alla scappatella”.
L’argomento è scottante
La fedeltà dovrebbe essere voluta e non subita, per amore e non per obbligo di legge. La lettura di questo tema si presta a è mille sfumature. Oggi, ancor più di ieri, giurisprudenza e psicologia dovrebbero lavorare a braccetto per il benessere della popolazione.
Perché si tradisce. Ulteriori riflessioni
L’urgenza del quotidiano, le mille incombenze da dover svolgere, le abitudini che intrappolano, rappresentano un vero attentato per la vita di coppia.
I partner tendono a dare tutto per scontato, senza amorevoli rinforzi o strategie seduttive, senza quell’indispensabile nutrimento dell’erotismo e senza mai assaporare il vero valore dell’altro, così le motivazioni o le buone intenzioni iniziali che hanno portato i protagonisti della coppia a scegliersi, rispettarsi e amarsi, vengono a essere vanificate dal tempo che passa.
Sul tradimento sono stati versati fiumi di inchiostro: c’è chi sostiene che sia il migliore antidoto alla noia, chi lo considera una normale evoluzione della coppia stabile. Chi invece lo legge come un incidente di percorso, possibile, ma sanabile. Chi nega l’evidenza, chi attua confessioni catartiche. Chi lo tesse accuratamente per sanare o nutrire matrimoni traballanti.
In ogni caso, gettare il cuore e lo sguardo “oltre” il tradimento non è affatto semplice.
Chi va con un altro solitamente è il “traditore”: colui o colei che mosso da desiderio di conquista o dal desiderio di rivivere emozioni smarrite o sbiadite, all’insaputa del coniuge, intraprende una relazione extraconiugale con “altro” dalla coppia. Occasionale, settimanale o stagionale, oppure stabilmente presente nella vita di tutti i protagonisti del tradimento.
Colui che viene tradito interpreta il ruolo di vittima sacrificale, il quale senza accorgersi dell’inganno è stato tradito e abbandonato, screditato e preso in giro, ha subito menzogne reiterate nel tempo.
Chi ha tradito chi
Se ci addentriamo in una lettura approfondita e analitica ci rendiamo conto che stabilire chi tradisce chi non è proprio facilissimo. Chi va con un altro coniuge o chi ha tradito quel progetto iniziale di scambio, di condivisione, di amorevole alleanza?
La caccia alle streghe e la ricerca del colpevole è sempre la strada più breve da poter percorrere, ma assolutamente miope.
Bibliografia
Lisa Daiamond “Sexual fluidy: understanding women’s love and desire”