Una nuova forma di sadismo che diventa masochismo a parti invertite. Visualizzare un messaggio su Whatsapp e non rispondere.
E se non rispondere immediatamente a un messaggio di Whatsapp fosse una conquista? un chiaro segno di libertà e maturità? se significasse imparare ad utilizzare lo strumento infernale con moderazione? Proprio quello strumento che fa da apripista e fa entrare il mondo esterno in quello interno, illudendoci di allietarci le giornate mentre in realtà ci depaupera di energie psichiche.
Quella costante reperibilità a cui siamo ammanettati si chiama Whatsapp: quel luogo dell’immediatezza, dell’urgenza, dello scambio lapidario, perentorio, repentino.
In quel luogo tutto diventa veloce, urgente: la lettura del messaggio, la riposta che non dovrebbe tardare ad arrivare come se ci fossero delle vite in pericolo, seguono le frequenti incomprensioni.
La scrittura diventa frettolosa e impellente, caratterizzata da quelle abbreviazioni informali da dover tradurre per poter essere compresa, e da cuori abusivi – anche di sconosciuti – che in me generano più imbarazzo che felicità.
Stremati da questo turbine emotivo, in particolari momenti di vulnerabilità del cuore, arriviamo al fatidico momento: visualizza ma non risponde.
Cosa farà mai? cosa sarà mai successo? è arrabbiato con me? cosa avrò mai fatto o scritto?
Gli istanti si dilatano e il tempo rallenta. La spunta diventa blu, l’interlocutore è online, ma non risponde.
In quest’accelerazione di tutto, gli istanti che separano il visualizza e non risponde dalla risposta diventano lunghissimi, talvolta insopportabili, soprattutto quando la comunicazione è emotiva e non lavorativa.
Come facevano quando non c’era Whatsapp? Talvolta me lo chiedo, e mi chiedo se stavamo peggio o meglio.
Certo oggi non potrei più farne a meno, ma il mio personale utilizzo ha delle regole, alcune acquisite in corso d’opera per salvarmi la vita.
1 – Niente gruppi, soltanto pochissimi, indispensabili, meravigliosamente muti, il cui utilizzo è una sorta di contenitore senza scambi o messaggi a raffica.
2 – Non lo utilizzo se non ne ho proprio bisogno.
3 – Adesso ho abbassato la saracinesca sul mondo esterno e quello interno. Niente ultimo accesso e niente urgenza. Quando posso o voglio leggo e rispondo. Chi ha davvero urgenza può sempre chiamarmi e io posso anche non sentirmi obbligata a rispondere subito.
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