C’è chi ha un padre e una madre, chi il padre lo perde e perde anche la madre nel peggiore dei modi possibile, e viene adottato da un’intera città.
Due bambini rimangono orfani di madre, perché uccisa dal padre, e orfani di padre perché in carcere.
Così, mentre Briatore decide di non fare studiare il figlio, pur potendolo fare, gli abitanti di Alghero, pur facendo una colletta, decidono di fare studiare le due piccole vittime.
Ed ecco che scatta la raccolta fondi e il caldo abbraccio della solidarietà di una città mossa dalla rabbia e dall’amore.
I cittadini decidono di adottare i bambini, almeno sul piano simbolico, e di raccogliere dei fondi affinché possano studiare e andare un giorno all’università.
Ci sono famiglie che donano di più, altre di meno, scuole e scuole di calcio che fanno le raccolte.
Questo grande amore avvolge gli ennesimi figli del femminicidio, che come sempre, sono i non colpevoli di così tanta crudeltà, ma gli unici destinatari di così tanta sofferenza.
Immagino che la loro mamma, Michela, che non smetterà di essere mamma perché altrove, sarà fiera dei suoi concittadini e del percorso di studi che i suoi figli intraprenderanno pensando a Lei.
Fonte: il Corriere della Sera