Inventerò fiabe, storie e racconti. Ti farò sentire come non ti sei mai sentito nella tua vita. Ti abbraccerò con le parole e con i fatti, perché le parole senza fatti si svuotano di significato, di promessa e di futuro.
Per dimostrarti che ti amo come non ho mai amato nessuno.
Che sei entrato dentro di me sino in fondo, che hai trovato le chiavi d’accesso per parlare con le mie paure. Avete dialogato a lungo anche senza il mio permesso, vi siete alleati e avete smosso mari e montagne, scavalcato muri e bolle prossemiche.
Ti dimostrerò che il tempo non sminuirà nessun sentimento, che la noia non si impossesserà di nessun dialogo e nessuno sbadiglio si insinuerà tra di noi.
Che le parole non si svuoteranno di significati emotivi per cedere il passo a quelli concreti.
Che il gioco rimarrà parte integrante delle nostre giornate. Che il giorno si susseguirà alla notte e che a ogni litigio seguirà un chiarimento.
Ti dimostrerò che potrai fidarti di me, e anche quando non mi vedrai io ci sarò. Che abiterò il tuo cuore e i tuoi pensieri anche da lontano. Che la mia pelle si farà abbraccio e i miei baci carezze. Che le parole, se ben adoperate, possono abbattere ogni muro e trasformare il dolore in un monile per il cuore. Che le ferite, se maneggiate con cura, possono diventare pietre preziose e cicatrizzare ogni passato.
Ti farò sempre tante sorprese, concrete e soprattutto simboliche.
Ci sarò quando avrai bisogno, e quando non avrai bisogno ci sarò ugualmente.
Farò in modo che ogni tuo sogno, ogni tua battaglia e pena del cuore diventino anche mie.
Ti dimostrerò che manterrò le promesse prese, anche in situazioni avverse.
Perché amore non è soltanto amare. Il primo accade, il secondo si fa.
P.S: Durante il mese di settembre nella mia rubrica sull’amore su La Stampa affronterò il tema delle parole in amore, con questo articolo:
L’importanza delle parole “Ti amo”. Perché è così difficile dirlo? E se lui risponde no?