La coppia di separati in casa è una coppia spaventata. Sono due coniugi, anzi sarebbe meglio dire due ex coniugi, che hanno smesso di amarsi e di rispettarsi da tempo.
Che hanno smarrito il ricordo di com’erano, di quando si sono scelti e del perché si sono scelti.
Negli anni, o per colpa degli anni, hanno iniziato a ignorarsi, a tacitare i loro desideri più profondi e a non ascoltare la crisi: il più importante dei campanelli d’allarme. Hanno iniziato a zoppicare, a camminare sempre peggio, ad attaccarsi in maniera feroce o a ignorarsi utilizzando il silenzio come spada tagliente, sino ad approdati alla (non) conclusione del vivere da separati in casa.
La coppia in crisi crede che questa scelta malsana sia una soluzione per i bambini, per evitare di addolorare i genitori anziani e per evitare di pagare un affitto oltre che un mutuo.
In realtà non si tratta di una soluzione ma di una punizione, per entrambi. Anzi, per tutta la famiglia.
In quella casa si respirerà il non amore, la finzione e la recitazione.
Prima o poi, uno dei due inizierà ad amare altrove e non potrà più sopportare la camicia di forza della non coppia: un pubblico da sposati e un privato da separati. Un cuore che cammina in bilico tra la verità del cuore e la menzogna dei ruoli, prima o poi, andrà incontro a una frattura irreparabile.
Il coraggio e l’onestà rimangono le uniche strade percorribili. Occuparsi della propria felicità e non mantenere in vita la propria infelicità diventa il vero regalo da fare a sé stessi.
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2 Commenti. Nuovo commento
Salve dottoressa
La seguo sui social da molto tempo
Vivo una situazione da lei descritta.
È difficile vivere in una situazione del genere, forse la paura o forse per i figli ormai grandi resto dove sono ma vorrei volare
Provo affetto per mio marito e non amore
Tutto questo mi ha portata a commettere errori, ho tradito mio marito!
Ho sofferto tantissimo, alla fine di tutto mi sono ammalata di tumore.
Mi sento una fallita, una donna che non vale nulla.
Mi sento in colpa e non sono felice.
Avrei tanto da dire.
Forse vado alla ricerca di quel padre che non mi ha saputa, quel padre che picchiava mia madre ed io bambina mi nascondevo e urlavo come una matta.
Ho tanto dolore e tanto disordine dentro, tanta solitudine; ho 59 anni e mi sento una vecchia, mi trascuro, non so cos’è l’amore (non l’ho mai conosciuto) e non mi amo (l’unico sfogo è il mio lavoro).
Anche i figli mi maltrattato e il maschio mi punisce con il silenzio.
Mi sento vuota e stanca, ma devo pensare a me perché devo guarire.
Grazie dottoressa per questa possibilità di sfogo.
Cordiali saluti
Maria Pia
Buongiorno MariaPia,
grazie per essersi raccontata.
La prima cosa che ho notato nella sua scrittura è che lei non mette mai il punto.
Li ho messi io per lei.
Questo mi fa pensare che, probabilmente, lei ha le stesse difficoltà nella vita. Non mette il punto, e non ricomincia daccapo, con la lettera maiuscola.
Quella bellissima lettera, elegante, con il collo lungo che ricorda una giraffa e guarda tutto dall’alto.
Forse è proprio da lì che dovrebbe ricominciare: da sé stessa. Dallo stare un po’ più dritta, con le spalle dritte e il collo lungo. Dal capire davvero cosa vuole e anche e sopra cosa non vuole.
Credo che una psicoterapia potrebbe aiutarla: a rimanere o ad andare via.
Un caro saluto