Dopo nove mesi c’è un punto, fatalmente di non ritorno, dopo il quale non si può rallentare, tornare indietro, fermarsi o attendere di comprare un biglietto.
Quando la vita irrompe, la magia di un meccanismo perfetto e perfettamente inarrestabile si mette in moto, e da lì a breve una vita nasce.
Con o senza biglietto.
Con o senza il partner o il medico, o il permesso di un atipico controllore.
Napoli, una donna con le doglie prende al volo un autobus di linea senza avere preventivamente acquistato il dovuto biglietto.
Un controllore che aveva deciso di controllare, proprio ieri e proprio la donna in punto di partorire, l’ha multata.
Mi chiedo: abbiamo dimenticato che le donne in dolce attesa hanno la corsia preferenziale al supermercato? In banca o in posta?
Abbiamo dimenticato che a un anziano o a una donna con un bambino – in braccio o in utero – si cede il posto in autobus o in treno?
Una donna che trasposta un bambino che scalpita per nascere va trasportata su un tappeto di petali, con o senza biglietto.
Auguri alla piccola clandestina a bordo.
Una mamma sgomenta.
fonte: La Stampa