Domanda ridondante in chi soffre di masturbazione compulsiva, alternativa, nelle persone sole, insicure, ansiose, compulsive. La masturbazione, se frequente, esclusiva e compulsiva, sostituiva di altri bisogni emotivi, nuoce gravemente alla salute. Come il fumo.
Si tratta di una dipendenza che rinforza la dipendenza e che recide il ponte levatoio verso la sessualità.
(Per sessualità si intende relazione, altrimenti sarebbe ancora autoerotismo).
Il piacere solitario diventa sempre più esclusivo e solitario e batte dieci a zero quello condiviso.
La sessualità fatta di scambio, di condivisione e di attesa dei tempi dell’altro, di intimità e sensi, di risate e vino è decisamente più laboriosa e anche faticosa della masturbazione consumata davanti a un cellulare o un computer.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’utilizzo massicciò della pornografia, che pian piano prende il posto dell’immaginario erotico. Le fantasie come spezia da adoperare su ogni pietanza vengono impoverite, depotenziate e del tutto spodestate dal trono dell’erotismo. Lasciano il posto alla vista, l’organo di senso più ingombrante e miope che ci sia.
Quindi, alla domanda sul tempo, rispondo cercando di capire la modalità, l’esclusività, quale bisogno o paura cela, e sposto la domanda sullo spazio (interno e di coppia, ambiti strettamente legati alla salute sessuale o alle sue sublimazioni).
Ma di questo ne scriverò la prossima volta.
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