In un mondo in cui gli anziani non hanno più nulla da dirci e da darci, e si affidano agli ospizi e alle badanti.
I legami sono liquidi, e i coniugi si rottamano frettolosamente in cambio di nuovi: più giovani, aitanti, magri ed economicamente agiati.
I rapporti di coppia sono a portata di app, usa e getta e con la data di scadenza.
I cani si lasciano in tangenziale ad agosto.
E gli amanti si bloccano su whatsapp in prossimità delle vacanze estive, familiari.
I figli si affidano agli smartphone e ai social, versione aggiornata e rivista della datata tata o nonna.
Esiste anche il sig. Tonino.
Ed esiste Dylan, il suo amato cane.
Tonino è un anziano signore ed ha un cane, anziano anch’esso.
Il cane, anzi il suo cane, ha un tumore alle ossa ed ha notevoli difficoltà di deambulazione.
Non può più andare fuori a fare le sue passeggiate preferite, quelle olfattive.
Quelle che fanno bene al cuore: di chi lo porta fuori e di chi viene portato fuori.
Così, Tonino, invece di decidere di farlo abbattere – come farebbero i più, per il bene del cane, s’intende – escogita una sorta di girello, anzi uno skateboard riadattato per arginare la paura.
Uno skateboard equipaggiato di cinghie che fungano da supporto e che lo possano reggere durante le curve, per regalargli quella stabilità che può consentirgli di odorare l’aria.
Attività preferita dei miei cani.
È proprio vero che il prendersi cura è l’attività principale di chi ama davvero.
Fonte: andnkronos
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