Ieri è diventato domani. Diciotto primavere e diciotto autunni di te e me. Diciotto afose estati siciliane e diciotto compleanni. Se mi giro indietro ripenso a quando eri un puntino piccolo e audace, quando riuscivo a vederti soltanto in ecografia ma ti sentivo dappertutto.
Eri già diventata il centro del mio mondo senza essere ancora venuta al mondo.
Il battito del tuo cuore aveva silenziato tutti i rumori: esterni e interni.
Da quando ti sei annidata nel mio cuore e nel mio utero, il rapporto con le priorità e con la vita si è stravolto del tutto, passando dal filtro del mio amore per te. Del mio bisogno di esserci, sempre.
Tra febbri e compiti in classe. Tra emozioni e medaglie. Tra fatiche e litigi. Tra la nostra Africa con i suoi bambini e animali e le nostre emozioni. Tra strappi e riparazioni. Tra pazienti e merende, eccoci alla tua meravigliosa maggiore età e alla mia grande emozione.
Per te che hai reso la mia vita migliore, che mi insegni nuove cose anche in silenzio, che mi regali risate e dolcezza, che mi fai infuriare come un uragano per farmi dimenticare ogni inciampo subito dopo.
Per te che diventi donna, e osservarti mentre sei in cammino è un privilegio.
Ti auguro di cuore dosi massicce di felicità e indipendenza.
Per diventare sempre di più: meravigliosamente te.
Auguri, mamma