Occhi chiusi e naso aperto: riaffiora un ricordo. Un’emozione si insinua sotto pelle e ci trasporta lontano. Altrove. Ci rattoppa la giornata o ce la devasta del tutto. Il potere dell’olfatto viene spesso sottovalutato, in realtà, rappresenta una preziosa risorsa sensoriale. In casi di astinenza amorosa o apnea sensoriale, gli occhi chiusi e il cuore aperto rappresentano un sottopassaggio segreto verso il ricordo. Il nostro più segreto alleato o nemico.
Le nostre vite si snocciolano su un reticolo invisibile di stress e di corsa ad ostacoli. Corriamo da quando ci svegliamo sino a quando finalmente andiamo a dormire, tutti rapiti dalle perenni connessioni, ma del tutto disconnessi dai sensi e dal potere regressivo di un odore.
La vita che conosciamo ci ha abituati più a guardare che a odorare, a utilizzare le orecchie più che il naso, a toccare – soprattutto gli schermi dei nostri cellulari – piuttosto che sniffare la vita.
La memoria olfattiva si impossessa di noi di continuo, soprattutto quando abbassiamo la saracinesca del controllo. Quando stiamo male o siamo nostalgici o soli, quando abbiamo voglia o necessità di rievocare un ricordo. Positivo o negativo che sia.
L’odore diventa un tatuaggio indelebile, si aggancia all’esperienza vissuta e non ci lascia più. Mai più. Diventa parte di noi.
Tra i luoghi misteriosi nei quali fare incetta di odori, oltre alla cucina, c’è senza dubbio la camera da letto.
Il naso con i suoi sentieri emozionami gioca un ruolo decisivo: cattura l’essenza del partner amato e la fa nostra. Per sempre.
Per approfondire:
A naso sento che ti amo