L’urgenza psicologica e l’abbandono in terapia

Chiama. Scrive. Lo fa in orari inconsueti: di sabato, di domenica, di notte, ad agosto. Le email sono lunghe, anzi lunghissime. Ti obbliga a uno ascolto prolungato pur non conoscendoti. Ti palesa la sua urgenza psicologica. Il bisogno di essere ascoltato, e per di più subito. Adesso.
Non è un semplice lettore, è una persona che ha aspettato tanto per chiedere aiuto, che ha rimandato, posticipato, negato a sé stesso il suo dolore, ma adesso ha deciso. Ha scelto te e vuole farlo subito. Vuole essere aiutato. Vuole curarsi.
Ha trascorso gli ultimi anni, a volte decenni, nel buio più totale, ora ha fame di luce.
La prima telefonata è infarcita di parole intense e addolorate. Ti chiede un primo appuntamento prima di tutti. Ti chiede di scavalcare gli altri pazienti, le precedenti prenotazioni, tutto e tutti. È disposto a raggiungerti ovunque. Perché lui sta male. E vuole curarsi subito. Ha tanto aspettato, ma adesso non può più farlo. Non vuole farlo.
Non passerà più una domenica nelle tenebre, un lunedì senza progetto, una notte senza amore, una vacanza senza vacanza, un matrimonio senza figli. Finalmente prenota e finalmente ti raggiunge in studio, lieto e grato per aver accolto il suo dolore.
Tu diventi il suo ascolto, il suo tutto, la sua possibilità di riscatto.
Parla, parla, parla. Non ti lascia lo spazio di un respiro. Ti aggancia con i suoi occhi profondi e affamati, e non ti consente di intervenire.
La sua angoscia si fa monologo. E tu, zitta e in religioso ascolto, senti la sua sofferenza e la fai tua nel tentativo di stemperarla mentre timidamente iniziare a pensare come trasformarla.
Vi congedate riproponendovi un secondo incontro, speranzosi di iniziare un cammino. Il cammino.
D’un tratto, il paziente che aveva tanto aspettato e tanto insistito, sparisce. Senza preavviso e senza motivo alcuno.
L’urgenza psicologica in realtà non esiste. È un costrutto che ci regala l’illusoria sensazione di cura, ma è la strada più rapida per un abbandono. Incarna il patto di fedeltà con il dolore del cuore.

Seguimi su Facebook (clicca qui) e su Instagram (clicca qui) e guarda le mie foto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Consulenza online

Da oggi è possibile chiedere una consulenza online in tutta privacy e con la professionalità di sempre
Scopri di più
close-link
error: Il contenuto è protetto