L’uomo, il liquido seminale, e le sue indagini

Il rapporto affettivo che un uomo instaura con il proprio liquido seminale è un rapporto atipico, intimo, oserei dire prudente.
La sua scoperta sancisce la sua crescita psico-sessuale, l’approdo alla dimensione del piacere solitario, con la segreta speranza che da lì a breve lo traghetti verso le terre del piacere condiviso.
Crescendo, sviluppa una potente identificazione tra potenza fallica e mascolinità, tra fertilità e fertilità della sua esistenza.
Quando, però, un medico, per un motivo o per un altro, gli prescrive delle analisi e gli chiede di raccogliere la sua essenza di uomo in un barattolino sterile al fine di analizzarlo, lui, l’uomo, entra in crisi.
Eppure, proviene da uno spreco, talvolta, eccessivo, da un utilizzo ludico e ricreativo, quando viene costretto a raccoglierlo in un clima di obbligatorietà per portarlo, e per di più di gran corsa, al laboratorio, sprofonda in un baratro di ansia e di inquietudine.
Il suo liquidò seminale, la sua parte più intima e più vera, deve essere analizzato al microscopio da uno sguardo sconosciuto e indagatore.
L’uomo non è abituato alla visita andrologica, tantomeno all’ecografia, non è abituato al paptest e all’esame continuo delle sue mucose, così, l’idea che qualcuno si possa fare gli affari suoi, lo mette in crisi.
Lo vive come un’intrusione, come un’imprudenza, anche perché la sua raccolta passa inevitabilmente da un momento di imbarazzante piacere.
Le analisi ginecologiche femminili sono del tutto scisse dalla dimensione della sessualità, quindi, più asettiche e meno imbarazzanti.
L’uomo che si sottopone all’inquietante indagine del liquido seminale, attraversa svariati momenti topici, caratterizzati da un grado crescente di imbarazzo: dalla raccolta asettica – non sempre il piacere può essere eseguito a comando! – sino alla consegna al laboratorio – e per di più deve stare al caldo e va accudito con amore durante il tragitto -, per concludere, infine, con l’incontro con la segretaria, quasi sempre donna e anche carina.
Alla fine però gli regalerà il privilegio di un sorriso.

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