Cosa succede nella coppia se uno dei due partner è depresso? La sofferenza si contagia e si amplifica, e l’effetto onda anomala del malessere provato è devastante per entrambi.
Ogni ambito della vita della coppia viene invaso: il quotidiano, l’intimità, la sessualità, la progettualità. Tutto si tinge di nero, le parole si riempiono di buio e il desiderio sessuale sparisce. È la prima cosa a sparire e l’ultima a tornare, con una fatica enorme.
Il partner sano annaspa nel disagio, non sa cosa fare e cosa dire. In una prima fase c’è un’identificazione con il partner sofferente pur di aiutarlo, segue la volontà di farsi carico del suo male di vivere nella speranza di tirarlo fuori dal tunnel. Quando il partner sano si accorge che nonostante gli impegni profusi non riesce nel suo progetto salvifico subentra la rabbia, la frustrazione, il senso di impotenza, di ribellione e quello più terribile di tutti: il senso di colpa. Il partner depresso lavora ai fianchi: con la sua non guarigione ricorda al partner sano la sua incapacità di rendere felice chi ama e lo tira giù con sé.
Il male oscuro ha sempre una vittima e un ostaggio: il paziente e il suo partner. Il primo è afflitto da un dolore psichico che gli impedisce di vivere, di sentire, di guardare al futuro. Il partner sano, invece, viene deprivato del diritto allo allo scambio, al dialogo, all’intimità, alla felicità.
Il partner sano, così, alterna desideri di soccorso a desideri di fuga.
La depressione va diagnosticata e curata per la salute di entrambi i coniugi.
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4 Commenti. Nuovo commento
Complimenti dottoressa Randone per tutti gli articoli che lei con molta professionalità ci dona pubblicandoli.
Il tema della depressione, quando si vive all’interno di una famiglia, quasi sempre distrugge la coppia ed il matrimonio.
Affrontare il tema con un professionista serio, competente, capace è essenziale. Ho vissuto da “ostaggio” questa esperienza. Purtroppo nel nostro percorso non abbiamo trovato la giusta guida. Abbiamo perso entrambi.
Giuseppe
Buongiorno dottoressa, sto vivendo una situazione è simile e mi sento in gabbia. Lui non vuole un supporto psicologico, è pieno di rabbia, ansie e ci stiamo perdendo. Cosa dovrei fare? Mi sento di avetr le mani legate e sto perdendo le mie certezze.
Grazie
Sara
Buongiorno,
anche se non lo vuole lui può andare lei, da sola.
Il percorso intrapreso le offrirà agli strumenti di disamina e di cura del suo rapporto di coppia.
Se ha necessità di essere seguita da me chiami pure, la richiamo io appena mi sarà possibile.
Un caro saluto
Buongiorno Dottoressa
Mi rivedo, anzi CI rivedo, molto nel suo racconto. Mi si additano colpe e responsabilità e la tela del ragno si fa sempre più fitta. Cosa mi consiglia di fare?