Si cercano, si trovano, si amano, si incastrano. Ridono e poi piangono. Si amano e si lasciano. Si maltrattano e ricominciano. L’eternità si alterna ai tradimenti, e i tradimenti al perdono.
Si desiderano, si posseggono e poi si negano. L’ambivalenza sessuale sigilla la sottomissione e nutre la passione. Sono due anime maltrattate e maltrattanti, si nutrono di tormenti e di strazi, di promesse non mantenute e di attese.
Si lasciano ma non si dimenticano.
Il dopo diventa un inferno, il passato torna prepotentemente a bussare alla porta del cuore, senza tregua e senza pietà.
Sembra un incontro di anime, un incastro perfetto, ma in realtà è un inganno perfetto. L’incontro tra due fragilità: una negata e una palesata. Un partner narcisista e un partner che soffre di dipendenza affettiva.
Si tende a dare la colpa al narcisista, a demonizzarlo e considerarlo colpevole di ogni manovra oscura; in realtà, le sue alchimie e magie non esisterebbero se non trovasse il suo palcoscenico: la sua vittima. Non dobbiamo chiederci chi è il narcisista, ma da chi è formata la coppia narcisistica.
Unico modo per salvare la vittima, inconsapevole, del suo carnefice.
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