Quando penso a un amore mi piace immaginarlo come se fosse una navigazione condivisa. Una rotta che diventa meta, e una meta che diventa rotta. Il piacere del percorso e dell’approdo.
Chi va in mare sa bene che è obbligato a portare con sé una dotazione di bordo, fatta di razzi per le emergenze, di giubbotti salvagente per non annegare, e tutto l’equipaggiamento necessario per sopravvivere a un’eventuale mareggiata.
In amore non è tanto differente.
Per navigare e non affondare, devi avere una barca che contenga, senza falle e senza che imbarchi acqua alla prima onda anomala. Devi fare il rimessaggio ogni anno, per evitare che il tempo abbia usurato la tua imbarcazione.
Devi avere una certa esperienza in navigazioni, e devi avere il coraggio di lasciare la riva.
Quando lasci il porto sicuro, il tuo guscio rassicurante e protettivo, per esplorare altri luoghi, cambi prospettiva.
Abbandoni le tue regole e la tua saracinesca narcisistica per metterti in discussione, profondamente.
Smetti di guardarti i piedi e sposti lo sguardo verso l’orizzonte, verso quello che la vita, il mare, e il partner possono offrirti.
Per godere del panorama mozzafiato devi avere il coraggio di andare in mare, con il rischio di incontrare onde anomale, mareggiate, colpi di calore e acque calme.
Se la navigazione è lunga, devi avere un copilota che possa alternarsi con te per lenire la fatica da lungo persorso. Devi fidarti e affidarti, e lasciarlo fare.
Devi conoscere le luci e le regole del mare, perché se sei anarchico corri il rischio di schiantarti, e di fare schiantare insieme a te le persone care che hai a bordo.
Devi avere il coraggio di ascoltare il silenzio e il rumore del mare, senza essere troppo disturbato dai tuoi rumori di fondo.
Devi avere un portolano a portata di mano, così saprai quando sostare e dove poterlo fare, le navigazioni a vista non sempre ti garantiscono panorami mozzafiato o conducono in porto.
Quando si ama si deve avere la forza di andare contro vento, di navigare nonostante tutto.
Perché solo i coraggiosi possono amare, tutto il resto è coppia.
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La mia navigazione in mari tempestosi ed arcani sentieri, è con una luce che si intravede e che lentamente diviene sempre più luminosa, che all’ improvviso si trasforma in un isola sperduta, dove l’ unico accessorio per sopravvivere è l’amore, con chi ti ha aiutato ad arrivarci, tra le insidie dei mari e le scottature lungo l’insicuro percorso. E allora la “coppia” diviene un’unica anima vagante, alla ricerca di emozioni sperdute…