Chi ha un sito e chi bazzica nel web sa bene cosa sia un alert.
Io l’ho scoperto da grande, e mi diverte utilizzarlo. Nel web e nella vita.
L’alert di Google, per esempio, è quel messaggio che ti arriva in email, e che hai impostato tu, che ti dice quando parlano di te, cosa dicono, quando utilizzano il tuo materiale, quando rubano e cosa rubano.
Ti consente inoltre di seguire determinati argomenti piuttosto che altri.
Un faro nella notte della rete.
È una sorta di sirena, di avvertimento, di semaforo rosso.
Così come esiste l’alert per il web esiste l’alert per l’inconscio.
Quel segnale dell’anima che ti dice che sei in una zona a rischio.
A rischio di ricaduta. A rischio di grana psichica. A rischio di innamoramento. A rischio di coazione a ripetere (quel meccanismo inconscio che ti ammanetta alla ripetizione. Degli sbagli, solitamente).
Insomma, a rischio.
Il suo ruolo è chiaro e inequivocabile: ti avverte prima che sia troppo tardi.
Non puoi non ascoltarlo, anche perché sei stata proprio tu a incensarlo di questa carica e di questa onorificenza.
Salvarti la vita, o il cuore.
Il suo compito è di avvertirti prima di farti precipitare nelle sabbia mobili psichiche.
Quel luogo faticosissimo da abitare dove più ti muovi e più precipiti, più ripeti gli stessi copioni del cuore e più sai bene come andrà a finire, più ci credi e più rimani deluso.
Conosci bene questi territori, ma, nonostante gli alert inconsci e le sirene spiegate, torni a frequentarli nuovamente.
L’allert si presenta in vari modi e in varie sembianze, e indossa tante vesti.
A volte gioca a nascondino con te; altre volte si traveste per non farsi riconoscere e agisce sotto soglia.
L’alert si munisce del metro dell’anima, quel metro invisibile che ti fa stare alla giusta distanza dal mondo dell’altro e ti orienta nella vita, e agisce.
Talvolta però i meccanismi di difesa della psiche, quelli che esistono per tutti ma ancor di più per i cuori infranti, si travestono da alert, e portano i protagonisti delle scelte audaci a scappare via dal nuovo per paura di soffrire ancora.
In questa giostra dell’affettività e della vita, tra web e psiche, abbiamo anche gli strizza cervelli che indossano i panni degli aggiusta cuori e trasformano gli alert in opportunità.
Seguimi su Facebook (clicca qui) e su Instagram (clicca qui) e guarda le mie foto.