La libro terapia, i libri e le emozioni

Quando ero piccola giocavo a dare una forma alle nuvole, adesso, gioco a dare l’acqua ai sogni e un’emozione alle parole.
La strada che porta alla scrittura come cura parte da lontano, attraversa le lande della psiche nel mezzo della sue ferite più profonde, e arriva dritta al cuore del lettore.
La scrittura arriva dove i gesti si fermano ad aspettare.
Scalda il cuore, lo scongela, lo infiamma, talvolta, lo scompagina per fargli trovare nuovi equilibri.
I libri sono un cerotto per l’anima, per chi li legge e per chi li scrive.
Sono carezze evase e abbracci intensi.
Talvolta ne apriamo uno e ritroviamo un ricordo.
Una foglia secca o un quadrifoglio custoditi con amore.
Un appunto, uno strafalcione, una sottolineatura.
La tua, un tratto che parla di te: quella te di quegli anni grazie alla quale sei diventata la donna di oggi.
Il libro non è soltanto uno strumento di studio e di crescita personale, ma un contenitore di ricordi e di emozioni.
Grazie a quel libro, in quel momento della tua vita, sei cresciuta, hai riflettuto e imparato, ti sei emozionata e hai fatto emozionare a tua volta.
Sei cambiata.
A luglio pensavo di rimanere ancora tra le braccia rassicuranti del mio ultimo nato, di accudirlo come si fa con figlio appena partorito.
Anche un figlio, quando cresce, rimane pur sempre un figlio da accudire e proteggere.
E invece, mi sono ritrovata catapultata, senza se e senza ma, tra le mie mille note e altrettanti documenti word che, senza il mio permesso, sono diventati un nuovo libro.
Un libro è una responsabilità, un’emozione, una vertigine.
Un’emozione che diventa sentimento, che inizia a farti compagnia giorno dopo giorno della tua vita, che ti cammina a fianco, anzi dentro, che orienta le tue scelte e le tue non scelte.
Sana le tue ferite, scova le tue trappole, quelle che sapientemente costruisci negli anni, e ti regala nuovi trampolini da cui partire o ripartire.
Insomma, un nuovo libro ti riconsegna alla vita e a te stessa.