La coppia stanca è una realtà in continua espansione. In tempi di virus ricorda più una pandemia che un’epidemia.
La passione iniziale che divampava e univa, cammin facendo, si intiepidisce sino a far sprofondare i partner in un quotidiano spesso insopportabile, fatto di fretta e di incuria.
I coniugi annoiati rimangono insensibili ai cambiamenti del legame e non sopravvivono al fisiologico affievolimento dell’intensità erotica e amorosa dovuto alla polvere erosiva del tempo che passa. La diminuzione per quantità e qualità dei rapporti sessuali è uno dei primi segnali che anticipa e posticipa una crisi di coppia.
Così, rimangono insieme finché tradimento e noia non li separi.
L’identikit della coppia stanca non è sempre dalla facile lettura: può trattarsi di una coppia che non si impegna nella manutenzione del legame, che non sa farlo, che non vuole farlo. Che guarda altrove per non guardarsi dentro.
Può trattarsi di una coppia conflittuale o separanda, che per sopravvivere alle mareggiate della tensione continua si rintana nell’immobilismo e nel silenzio.
La coppia in crisi, raramente, riesce a trovare il bandolo della matassa da sola. Il circolo vizioso non diventa miracolosamente virtuoso, e la crisi momentanea corre il rischio di trasformarsi in una situazione di disagio cronico. Di palude delle emozioni.
La follia d’amore diventa vuoto d’amore, e niente e nessuno se non la coppia stessa può decidere di illuminare le proprie ombre e ripartire da dove si erano smarriti.
Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una risposta può scrivere qui.