Tra un articolo di sessuologia e un articolo di sessuologia, la mia lettura preferita è Zampa, de La Stampa.
Un vero moltiplicatore di buon umore.
Gli animali non finiscono mai di stupirmi e di entusiasmarmi.
Prendi un asino mettilo di fronte a uno sconosciuto che si avvicina troppo a lui, ed ecco che inizia a ragliare e a recalcitrare.
Prendi un umano mettilo dentro una chat con sconosciuti, ed ecco che inizia a inviare buongiorno e buona notte, baci e cuori abusivi. In maniera indiscriminata. Gli asini, per esempio, hanno una caratteristica comportamentale nella quale mi sono profondamente identificata.
La bolla prossemica.
Un nome dal fascino indiscusso, e forse un po’ desueto rispetto al tutto e subito della modernità.
La “bolla” rappresenta il loro modo di rapportarsi agli sconosciuti. Con gradualità e cautela.
Creano una sorta di bolla invisibile che li distanzia dagli altri; poi, col tempo, con garbo e con pazienza, il potenziale corteggiatore può avvicinarsi all’asino senza inquietarlo o disturbarlo. Mi sembra un istinto innato assolutamente funzionale alla relazione, a ogni forma di relazione.
Noi umani, quando corteggiamo, siamo impulsivi e frettolosi. Oscilliamo tra la paura e la curiosità, tra l’impazienza e lo scarso controllo degli impulsi, cosa ben diversa dall’istinto.
Fare entrare qualcuno dentro la propria vita e dentro le proprie paure, con gradualità e rispetto per la bolla prossemica, è molto più intimo che farlo entrare nel proprio letto.
Pur avendo ben quattro zampe, i nostri asini, hanno il potere di entrare in punta di piedi nel mondo altrui.
Gradualità assolutamente affascinante.
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