L’altro giorno leggevo sui vari social – perché se qualcuno scrive una cosa tutti copiano in massa senza pensare – che il tempo non significa nulla.
Né quello che ti lega a una persona, né quello che ti divide da quella persona.
Questa teoria fantasiosa sosteneva che esistono rapporti che diventano importanti in tempi brevi e legami longevi che invece si sgretolano all’improvviso.
A me sembra veramente un esercizio di fantasia, assolutamente privo di fondamento scientifico.
Il tempo significa, eccome se significa.
Quando nasce un amore, la prova del tempo che passa è la prova del nove.
All’inizio ci sono fiamme e saette, cuori lampeggianti e promesse d’amore eterno, desiderio straripante e farfalle nello stomaco. Ci sono parole e abbracci, ascolto e intimità, gentilezze e condivisioni. C’è la sessualità, la fantasia, la sperimentazione. C’è la coppia e il mondo fuori che è altro da loro.
Poi, pian piano, grazie o per colpa del tempo, i picchi estremi lasciano il posto alla normalizzazione della relazione, l’esame di realtà deve fare i conti con l’idealità, e non sempre il primo vince sul secondo.
Quando un amore muore e si sgretola, anche in questo caso non accade all’improvviso e la variabile tempo è determinante. Solitamente prima dell’addio definitivo uno dei due partner, o entrambi in modo diverso, hanno già manifestato un disagio profondo, hanno gridato in silenzio, con i sintomi, con i tradimenti, con tutto quello che è in loro possesso.
Quindi, il tempo ha un valore immenso. Anche nei casi di terapia di coppia il tempo è determinante. Aiutare una coppia prima che sia troppo tardi, prima che le incomprensioni siano diventate lacerazioni e la distanza un baratto rappresenta una vera arma vincente.
Il discorso sul tempo cambia quando ci riferiamo a chi non c’è più: un amore, una relazione importante, un genitore. Quei legami rimangono immodificati dentro di noi. Il tempo non li sbiadisce, non li corrode, non li consegna all’oblio.
Quando abbiamo amato tanto e siamo stati amati a nostra volta la memoria corporea dell’amore non ci abbandona più.
Ma questo è decisamente un altro discorso.
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