Il narcisista ama così. Stritola e protegge. Avvolge e coinvolge. Uccide e resuscita. Lo fa ogni volta. Sempre con le stesse modalità: immutate, rodate, perfezionate nel tempo.
Lui (o lei) osserva la sua preda, la punta la lontano e si avvicina pian piano. Organizza strategie ad alto impatto emozionale ed erotico con l’unico obiettivo di portare a sé il partner presumibilmente amato. Per lui il fine giustifica i mezzi; e il fine coincide sempre con la sua supremazia e la sottomissione del coniuge.
Il dolore del partner viene ricercato, favorito e inconsciamente voluto. Il dolore, secondo lui e la sua psiche controversa, apre il varco all’appartenenza, anzi, alla devozione e alla dipendenza.
Il reale e ineludibile obiettivo rimane quello di alimentare il suo narcisismo, nel tentativo di colmare quel vuoto interiore da cui è afflitto e di nutrire la rappresentazione del sé grandioso e onnipotente che lo caratterizza, a discapito dell’equilibrio psichico dell’altro.
La carcerazione psichica data dall’ “io ti salverò”, “non troverai un partner che ti amerà come me”, “come te non c’è nessuno”, e così via, in realtà, nutre la fame d’amore e la dipendenza affettiva della vittima con l’unico obiettivo di manipolare e ricattare, e trarre nutrimento e linfa vitale delle energie (e lacrime) altrui.
Quando il narcisista viene inchiodato alle sue manchevolezze e perversioni della sua psiche ormai smascherata, reagisce con marcata aggressività e, chiaramente infastidito, risponde con una violenza inaudita.
Non si tratta quasi mai di un partner sprovveduto, ma di uno stratega. Ha una buona dialettica, la usa con perizia e sfodera il suo eloquio alternato alle sue solite e strategiche sparizioni per confondere la mente e il cuore altrui.
Per il narcisista nessun partner è mai abbastanza. E troppo magro, è troppo grasso, non è vestito in maniera adeguata, sbaglia il tono di voce, il lessico è povero o troppo colorito, il passato è a dir poco disgustoso: troppi amanti e amori o zone d’ombra da scandagliare con scrupolosità e la solita diffidenza del cuore.
Un partner narcisista non si smaschera facilmente, perlomeno non subito. In una prima fase sembra la realizzazione dei desideri rimossi della vittima scelta. La vittima, nonostante sembri inebriata da così tante attenzioni, avverte una sorta di inspiegabile confusione dentro di sé: la mente crede quello che il narcisista le confeziona e il cuore avverte una non chiarezza emozionale.
La stabilità, nel legame narcisistico, non esiste. Le crisi vengono utilizzate e talvolta create ad hoc.
A ogni scenata segue una tragedia: le reazioni disperate e disperanti della vittima lo rassicurano e lo gratificano. Le dinamiche sono sempre le stesse: scatta il dubbio, segue la santa inquisizione, segue ancora il litigio e la manipolazione. Più il partner inquisito cerca di rimediare per il suo (presunto) peccato originale, più tenta di riparare per le sue presunte manchevolezze e più il partner narcisista si nutre di quote patologiche di attenzioni e di sottomissione.
Ed ecco che magicamente si ripristina l’illusione d’amore.
Lei (o lui) diventa perfetta per un po’ per poi diventare un untore di sciagure e manchevolezze.
La giostra nevrotica ricomincia: lei si fa perdonare, lui la accoglie a sé e si ricomincia in direzione della solita spirale mostruosa di sofferenza e strazi del cuore.
Dietro il sipario di un partner narcisita c’è un paziente da curare, non un uomo da amare.
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4 Commenti. Nuovo commento
Buonasera dottoressa,
ho vissuto sulla mia pelle tutto quello che lei scrive. La persona sbagliata nel momento “giusto”; proprio così.
Un mio momento di grande fragilità, in cui non ho avuto la lucidita’ per capire dei segnali che c’ erano fin dall’inizio.
Una volta abbandonata, ho raccolto tutte le mie forze e mi sono allontanata, con una fatica immensa ma con la consapevolezza che stavo facendo la cosa giusta per me. Nonostante siano passati diversi mesi, ho ancora una ferita aperta che non riesco a far rimarginare, oltre a tanta rabbia. Lui, gia’ da prima di lasciarmi (anzi, si è fatto lasciare portandomi all’ esasperazione), aveva un’ altra donna con cui è andato a convivere nel giro di pochi giorni e con cui apparenetemente ha un rapporto idilliaco. La cosa che piu’ mi tormenta è perchè tanta cattiveria con me? perchè ho suscitato in lui tanta rabbia e invece con lei questo non succede? E’ possibile che un narcisista si manifesti più palesemente e con più aggressività ad una certa tipologia di donne e non ad altre?
Mi farebbe piacere ricevere un consiglio da lei.
Grazie.
Buongiorno Laura,
non la conosco per comprendere a fondo quale fragilità l’abbiano spinta tra queste braccia e perché. Bisognerebbe capirlo, anche per evitare che accada nuovamente.
Vada in homepage del mio sito, in alto a destra trova un tondino, metta la parola chiave narcisimo o narcisita e troverà tanti scritti molto più approfonditi di questa riflessione.
Sul mio canale YouTube troverà anche tantissimi video.
Potrebbero aiutarla.
Un caro saluto
Sto vivendo una situazione copia incolla da molto moltissimo tempo … quello che una volta sembrava un piccolissimo difetto sta diventando una montagna veramente insopportabile.
È come dice lei, se qualcuno mette in dubbio quello che dice lui, succede quasi sempre con suo figlio, va su tutte le furie e poi domanda a lui perché ha detto o fatto quella cosa che gli ha rovinato la giornata.
L’altro giorno mi ha ripetuto per 12 ore come è successo è perché si è infuriato a causa di suo figlio, fin quando non gli ho dato ragione, allorché è diventato un agnellino e, come se niente fosse, mi ha detto: era così difficile?
Buonasera,
una domanda diretta: un narcisita, smascherato proprio adesso, mi ha aggredito verbalmente come una furia, in macchina ha aperto lo sportello e detto che voleva scendere mentre io guidavo, sa che ha torto marcio ma sminuiva, mi sta punendo col silenzio, dice che è finita e che davvero non ce la fa più; tutto questo abuso perché?
Perché ho scoperto che mi ha tenuto nascoste delle cose importanti che fra marito e moglie non si possono nascondere; è un bugiardo patologico e so che smascherarlo lo porta solo a infuriarsi come una bestia e dire che lui è molto risentito con me.
Il paradosso vero? Mi punirà col muso col silenzio e mi lascerà lui?di sicuro non accetterà mai che sia io a essere stufa, deve essere lui il poveretto che è sfinito .altro paradosso.
Io sono così distrutta nel cuore a vedere una persona che è sudicia dentro e non lo vuol vedere.
Grazie sei risponderà dottoressa, perché non so come aiutarmi e aiutarlo.