Affettuoso, mite, accomodante e gentile. Il riscatto dopo le terre dell’infanzia. Il risarcimento dopo l’uomo sbagliato al momento giusto. Colui che non si arrabbia ma genera rabbia, che accontenta e che si accontenta, che non si impone, che non decide.
Meglio di così? Un vero regalo dalla vita. Sarà timido? buono? garbato? No. È un manipolatore.
È colui (o colei) che sorride ai più per ascoltare soltanto sé stesso e fare poi quello che crede.
Che non si irrita ma irrita.
Che non sceglie e non prende nessuna posizione, per lamentarsi poi delle scelte altrui.
Che non alza mai la voce ma la fa alzare agli altri, perché il suo comportamento regala buone dosi di nervosismo, tensione e confusione.
Il partner passivo-aggressivo sembra cavarsela in ogni situazione; in realtà, dietro quell’apparente pacatezza non si cela un premio ma una punizione.
È colui che confonde e manipola. Che si finge un’opportunità e invece è una trappola.
Cosi, zitto, zitto, il partner falsamente dolce lavora ai fianchi dell’altra metà del cielo: il partner ammalato di dipendenza affettiva.
Si tratta di un’aggressività silente, invisibile, impalpabile, pericolosa e dannosa esattamente come la violenza fisica, e corrode più di un acido. Le viscere e il cuore.
Il manipolatore gentiluomo è esigente e al tempo stesso dipendente, con una scadente fiducia in sé stesso, attanagliato nella morsa della paura di stare da solo e dell’abbandono.
Naviga nella confusione: fonde e confondono rotte e mete rimescolando le carte della vita del coniuge.
Abita, e fa abitare, nel caos, perché in lui c’è sempre un divario tra il fare e il sentire.
Dolce e accomodante in superficie e rabbioso e vendicativo in profondità: praticamente insicuro.
Confonde essendo confuso a sua volta. Manipola con apparente dolcezza, facendo ricadere sul partner la responsabilità della sua rabbia.
È un procrastinatore per eccellenza, ma in realtà gioca a fare la vittima.
Si mostra autonomo, emotivamente distante, scaltro: la sua punizione è la mancanza di empatia dentro il legame d’amore; così, grazie al suo comportamento strategicamente confondente, fa precipitare il partner dipendente affettivo nell’antica palude delle negazioni affettive materne o paterne.
Il sortilegio d’amore prosegue sino a quando il partner manipolato, con e per amore si intende, non decide di andare in terapia.
Ed ecco che l’incantesimo si rompe.
Avremo così un partner libero e felice e un altro coerentemente passivo-aggressivo, e solo.
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10 Commenti. Nuovo commento
buongiorno, credo che questa cosa che ho letto stia avvenendo e avvenga da anni con mia moglie, dove lei è quella passiva aggressiva, probabilmente è la prima volta che leggo qualcosa che colga in pieno le linee della personalità del mio partner
Buongiorno,
lieta che si sia ritrovato. Anche da questa problematica di coppia si può guarire, se avete voglia di chiedere aiuto.
Un cordiale saluto
Buongiorno dottoressa.
è da quasi 6 a ni che sto con una persona del genere, ho sempre saputo che era un passivo aggressivo, litighiamo spesso, o meglio io litigo spesso perché lui se ne frega apparentemente ma ogni volta che lo lascio, torna…
Lui è una persona che apparentemente mi da tutta la libertà che voglio, ma me la fa pagare a caro prezzo e litighiamo. Esempio fresco di ieri: domenica dovevo andare a fare la rappresentante di lista per le elezioni, lui nn m ha detto nulla…
Ieri mi manda un messaggio e mi confessa che si deve vedere con una ragazza, io purtroppo sono diventata gelosa perché lui mi ha manipolato fino a diventare ossessiva quando non lo sono mai stata con i miei ex, mi sono arrabbiata molto e ho disdetto l’impegno, ma lui si è arrabbiato a sua volta perché ho disdetto l’impegno e mi ha bloccata.
mi ha detto che mi bloccherà martedì e lo fa perché mi fa sempre queste porcherie. Io non so se portare avanti questa relazione, anche perché recentemente mi ha tradito in chat innamorandosi di una di un paese a 400 km progettando un futuro insieme e illudendola nn so di quali meraviglie, lo dico perché lui se ne vanta e mi fa anche leggere alcune cose.
Help
Buongiorno, avrei bisogno di saperne di più, come posso contattarla? Sono esattamente in questa situazione, rispecchia perfettamente la mia relazione con un uomo che è esattamente come lo descrive. Mi sento in pericolo perché questo comportamento riapre vecchie ferite e mi destabilizza nella vita, togliendomi molta energia. Come se ne esce? Una relazione sana con una persona del genere è possibile? O l’unica soluzione è la rottura?
D
Gentile Signora,
nel mio sito trova email e recapito telefonico.
Un caro saluto
Un amico così è venuto fuori solo dopo qualche anno ma purtroppo ho dovuto chiudere perché mi ha tolto veramente tanta energia con le sue manipolazioni (ma più che altro anche atteggiamenti molto infantili) sono stata abbastanza male con ansia e rabbia..
Sta accadendo a me ed è drammatico. Soffro solo io e non riesco ad uscirne. Sono in terapia ma lui non si smuove anzi mi accusa di essere pazza e invece di rendersi conto di come mi ha ridotta strappa sempre di più. Mi priva sempre di più della vita e delle attenzioni. Secondo me bisogna prendere il proprio amore per se stessi e andare a medicarsi le ferite altrove. È una manipolazione costante.
Buongiorno dottoressa,
anche io sto attraversando questo momento con il mio fidanzato e tutto ciò che ha descritto sopra rispecchia esattamente lui.
Lui è un manipolatore compulsivo ossessivo e aggressivo. Una settimana fa il gentile e quasi tutto ciò che vuoi ma poi ad una certa se si arrabbia diventa aggressivo.
Una volta mi ha distrutto la stanza letteralmente ha buttato tutti i miei vestiti e tutto ciò che avevo per terra assieme alla pattumiera e mischiato tutto accuratamente perché pensava che io lo avevo tradito.
Poi ha scoperto che in realtà era tutto una sua immaginazione e giorni seguenti si è scusato e sentito in colpa.
E una persona insicura e cerca di controllami e quando ha scatti di ira da colpa ad alcol ma la verità è che mi manipola anche quando non beve alcol. Siamo finiti adesso a litigare ogni settimana perché lui fa il gentile ammette i suoi problemi e poi cade anche in quel giro. Mi minaccia sempre che va dalla polizia quando litighiamo e lascia 2 magliette in casa mia mi minaccia che va dalla pulizia a denunciarmi, ma come sempre dopo i litigi chiede scusa e si pente.
Mi sembra che abbia una doppia personalità perché quando è gentile e totalmente un’altra persona, forse anche bipolare. Io ovviamente fatico a lasciarmi perché ho la dipendenza affettiva però sento dentro di me che mi sta piano piano uccidendo dentro. Sento che è una persona con problemi gravi che io non posso risolvere e butta su di me tutte le sue frustrazioni. Vorrei uscirne o magari trovare un modo per gestire la situazione. Quando cerco di mollare mi stalkerizza e manda mille chiamate e messaggi cui uno è buono e gentile e chiede scusa e se non gli rispondo inizia a minacciarmi di chiamare la polizia o farmela pagare, non so proprio che fare.
Buongiorno Viola,
non ho ben capito se il suo è un semplice racconto o una richiesta d’aiuto.
Le diagnosi le fanno i clinici, però, non i partner. Se il suo fidanzato ha realmente un disturbo dell’umore o di personalità dovrebbe stabilirlo uno specialista.
Lo stesso vale per lei. Se realmente soffre di dipendenza affettiva, si faccia curare.
Soltanto così potrà guarire e avere la forza di chiudere questo rapporto così tanto disfunzionale.
Se ha bisogno di me può chiamare dopo il ventisei agosto.
Un caro saluto
Buongiorno dottoressa
E’ stato drammatico leggere la descrizione esatta della persona che da 5 anni mi ha sconvolto la vita…
Sono infelicemente sposata, e così anche lui (dice…), mi ha corteggiato per anni senza che io accettassi i suoi inviti… poi ad un certo punto ho ceduto… e da lì è iniziata una storia di amore e passione oltre ogni limite… gli ho dato ogni millimetro della mia pelle, del cuore, tutto il mio tempo (lui non ha mai tempo), ma non ha mai pensato di fare una scelta verso il nostro amore… all’improvviso dopo anni di tentativi con sua moglie e’ arrivata anche una bambina e da allora tutto ancora peggio… adesso la sua non scelta dipende tutta da questo…
Mi diceva continuamente di amarmi fino alla fusione, di aver bisogno di me, ma al contempo non è mai riuscito a staccarsi da questa moglie ingombrante, autoritaria, che non gli fa fare le cose… lui ha una vita praticamente piatta, nessun interesse, nessuno stimolo… io ero tutto ciò che portava vita e vitalità nel suo buco nero… ci sono stati vari allontanamenti e riavvicinamenti… sempre io a fare il primo passo perché lui si chiude nel suo fosso e li rimane… forse perché se uno è abituato al buio troppa luce fa male agli occhi!!!
Dopo un periodo di crescente sofferenza accompagnata anche da episodi miei di rabbia incontrollata, quasi due settimane fa c’è stato l’ennesimo epilogo dinanzi alla consapevolezza della sua totale incapacità di uomo, indifferente alla mia e alla sua sofferenza, bloccato in questa sua vita senza vita… ho usato parole di cui mi sono pentita… e da allora come da copione… e’ sparito… probabilmente per la consapevolezza di non poter fare nulla, se non ricominciare il ciclo come un criceto nella sua ruota…
E veniamo a me… perché ciò che mi ha spinto a fuggire definitivamente da questo acido che mi ha corroso tutto, mente, corpo ( ho tutta una serie di sintomi fisici facilmente imputabili a questo stess e mancanza di sonno che durano da mesi ormai) autostima, non mi da la forza di voltare pagina, di capire fino in fondo che forse era una forma di attaccamento e non un vero amore? perché in fondo al mio cuore credo ancora alla leggenda del filo rosso e mi dico che prima o poi le famose rose fioriranno??
Perché ciò che lei ha scritto descrivendo alla perfezione questo uomo non mi solleva dal dolore e mi spinge verso l’amore di me stessa?
Perché sono bloccata in un continuo ruminare pensieri nel tentativo di capire cosa ancora avrei dovuto fare per meritare davvero questo amore??
Perché non riesco a fuggire dalla sofferenza??
Vorrei guarire, ho consultato già una sua collega…
Ma c’è qualcosa che non mi fa accettare tutto questo…
Grazie mille per il suo tempo