Ieri una mia paziente mi ha regalato un sorriso. Mi ha detto: “cara dottoressa, non esistono più gli uomini di una volta. Quelli coraggiosi e codardi che dicevano: cara vado a comprate le sigarette e non tornavano mai più. Adesso restano, anche se infelici!”.
Lasciarsi non è facile, soprattutto oggi. L’amore richiede coraggio, e la fine di un legame ne richiede ancor di più. Oggi è tutto consentito: il tradimento, il perdono, l’amante cronico, il sesso online, le compensazioni varie ed eventuali, la promiscuità di corpo e di cuore. Molte coppie fanno finta di stare insieme ma in realtà sono più lontane che mai. Altre, in realtà, coabitano e basta. Altre ancora non hanno più nulla da dirsi e da darsi, non si guardano nemmeno, ma nessuno dei due lascia l’altro. Per paura, per comodo, perché sarebbe un salto nel vuoto, per non sobbarcarsi di un affitto oltre al mutuo in corso, perché la giovane amante vorrebbe un figlio, e perché il brivido inedito dello sconosciuto non sarebbe poi così tanto brivido se non ci fosse il partner ufficiale.
È finito il tempo degli uomini (o donne) in fuga, dei compratori di sigarette, delle scelte nette, coerenti e lapidarie. La solitudine e il vuoto, oggi, spaventano più di sempre. Abbiamo a disposizione mille antidoti per fare finta di sentirci pieni: internet, i social, lo shopping online o compulsivo, il cibo, il gioco d’azzardo, l’erotizzazione dell’attività lavorativa; e potrei continuare per altre dieci righe.
Amare davvero spaventa, anzi, atterrisce. Ma io continuerò imperterrita a scrivere di amore e delle sue cure.
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