Per alcune coppie la tenerezza è la rampa di lancio dell’erotismo, per altre può diventare un dolce, inebriante e letale sonnifero, in perenne conflitto con l’erotismo. Anche il rapporto con la trasgressione è decisamente soggettivo, cambia da persona a persona.
Alcuni partner amano la trasgressione associata al rischio perenne di separazione: la usano per accende i cuori e le lenzuola. Camminano in bilico tra estasi e catastrofi e temono che la normalità e la fedeltà diventino letali più della noia.
Di quali ingredienti ha davvero bisogno l’erotismo per essere longevo? è tenerezza o trasgressione? si accende enfatizzando l’una e tacitando l’altra o viceversa?
Nelle terre sconfinate dell’erotismo, bagnate dal mare della comunicazione – senza non c’è scambio e non c’è intimità -, abbellite e arricchite dalle sorprese e da abbondanti dosi di trasgressione, abita la coppia con i suoi affanni e le sue magie.
Il sacro fuoco della passione fa spesso le bizze e solitamente ha vita breve: non riesce ad ardere a lungo, o per lo meno a lungo dentro la stessa coppia (non persona).
Spesso divampa per poi spegnersi subito dopo. Per ardere e diventare longevo, e fare da contenitore e contenuto alla coppia, deve essere impreziosito da note di peccaminosa e audace intimità, da parole e baci.
Alcune coppie però non sanno come fare e dopo i primi anni, l’erotismo e amore implodono e virano verso nuove terre e verso nuovi partner.
Altre utilizzano l’amante come afrodisiaco per reggere il peso di un matrimonio traballante.
Altre ancora non sanno dialogare e nemmeno litigare e utilizzano la sessualità per mettere a tacere le tensioni: al posto delle parole.
In questi casi la quantità prevale sulla qualità. L’aspetto ginnico e circense su quello polisensoriale e fantasioso.
Così facendo, alla lunga, i rischi sono dietro l’angolo.
La crisi diventa ufficiale quando la mancanza di parole vive surrogata dal coito terapeutico e quando l’esprimersi sessualmente non è più un privilegio dello stare in coppia.
Esaurita l’iperfagia di sessualità si verifica il reflusso di sessualità. Quella sorta di saturazione che vira verso l’anoressia sessuale e che porta poi a un immobilismo del desiderio e a una sua successiva caduta libera.
Quindi, ricapitolando, nelle terre sconosciute e tempestose dell’amore, rimanere e avere cura è più faticoso ma fruttuoso che emozionarsi altrove.
Dialogare ed essere realmente intimi è più faticoso del fare finta di parlare, e anche di ascoltare, e avere un frettoloso e liquidatorio rapporto sessuale.


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