A crisi di coppia conclamata, la gestione del dopo non è mai uguale per tutti. Ci sono coppie che costruiscono, i costruttori, altre che esplorano le mancanze e le risorse, gli esploratori, e chi demolisce e rade tutto al suolo tutto: i demolitori.
I demolitori sono partner che usano il tradimento per non elaborare la crisi, per distruggere e ricominciare daccapo e altrove. Quando un demolitore scopre che il suo coniuge lo ha tradito – che si tratti di una scappatella solitaria, virtuale, uno scambio di email o un tradimento longevo, per lui non fa differenza -, adopera la scoperta come grimaldello per scardinare il legame.
Inizia la santa inquisizione, la ricerca del colpevole. Lo taccia per lestofante, per poco di buono, traditore o traditrice, Giuda e così via, ma nessuno sguardo viene rivolto verso l’interno e la qualità della loro vita di coppia. Il partner demolitore adopera la crisi per attivarne un’altra e per tradire a sua volta. Fa sua la legge del taglione, la mette in pratica e tradisce a sua volta. In realtà non vedeva l’ora di farlo, ma aspettava di sentirsi legalizzato e anche autorizzato dalla nefandezza subita. Talvolta si scopre in sede di consultazione che l’amante del partner demolitore era già presente da tempo. Ma questo nella narrazione che il demolitore fa della sua vita amorosa sembra essere un dettaglio irrilevante. Nel suo immaginario inscalfibile ci sono una vittima e un carnefice: lui e il traditore. Tutto il resto non conta.
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