La donna segreta è colei che vive in una condizione di stabile ambiguità. È colei che non si ribella. Che aspetta e che spera. È una donna che crede di essere una privilegiata ma in realtà è una condannata a morte. In attesa di giudizio, che solitamente non arriva a meno che non venga scoperta.
La donna segreta è colei che vive nell’ombra, dietro le quinte del matrimonio della persona che ama.
È colei a cui non sono concesse tante cose, tra cui: il sabato, la domenica, la pizza, il cartello della spesa e il cinema, le vacanze estive, l’albero di Natale e il panettone. La donna segreta è depositaria di segreti e sospiri, di fantasie e sogni, ma a lei non spetta il progetto ma il tormento.
La vita di chi vive una relazione satellite – ma se cambiamo prospettiva non è ben chiaro chi ruota attorno a chi – è emozionante e faticosa, estenuante e nutriente.
La coppia di amanti dopo essere stati folgorati sulla via delle rispettive solitudini, rimane a lungo in uno stato di nebulosa indeterminazione: evitano la solitudine e l’impegno.
Abitano una strana combinazione di confortevole costanza e inquietante incertezza; elementi che caratterizzano tutte le relazioni extra coniugali.
La donna segreta ama con dolore, tanto e anche tanto male; e il sentimento, nel suo caso, diventa sempre nemico del buon senso.
P.S: scrivo al femminile perché do voce alle donne amanti non scelte o alle mogli tradite, solitamente sono loro che si rivolgono a me, ma i protagonisti di questi miei scritti possono tranquillamente essere anche uomini.
Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una risposta può scrivere qui.
1 Commento. Nuovo commento
Ciao Valeria, sono stata per 4 anni in una relazione tossica. I primi 2 anni sono stati bellissimi, abbiamo vissuto l’amore che non avevamo potuto vivere da giovani. ( Ci siamo rivisti dopo 35 anni… Lui mi aveva regalato libri che mi avevano fatto conoscere il Tibet e l’esoterismo, è stato il mio iniziatore). Ad un certo punto, mi lascia, perché tanto sapevo anch’io che sarebbe finita così, disse. ( Da subito mi disse che non avrebbe lasciato la moglie)
Ho patito tanto, ma finalmente, un mese fa, quando mi ha proposto di rivederci, ho saputo dirgli di no, che sceglievo di non vederlo. Finalmente mi sono liberata di lui, della dipendenza che avevo nei suoi confronti (continuo ad amarlo, ovviamente, ma non soffro più) e finalmente è esplosa la mia creatività. Questo uomo, attraverso il dolore che ho vissuto in questa relazione, è stato un trampolino per imparare ad amare me stessa, gli sarò sempre grata