Gli ingredienti della buona intimità

Per fare un tavolo ci vuole il legno.
Per fare il legno ci vuole l’albero.
Per fare l’albero ci vuole il seme…
Per fare una coppia ci vuole tanta intimità.
L’intimità, quella vera e sana, è un aspetto fondamentale delle relazioni di coppia. Non deve essere eccessiva e sfociare nell’asfissia e nel controllo, e non deve mai mancare con il rischio di consegnare il partner presumibilmente amato alla Siberia delle emozioni e all’aridità del sentire.
La giusta dose di intimità rappresenta la capacità di condividere con il partner scelto e prescelto i propri pensieri, emozioni e desideri più profondi, per l’appunto più intimi.
Una miscela avvolgente fatta di
parole e silenzi, di tatto (mai distratto) e di braccia dove sostare, di sguardi che vedono e di presenza fisica, quella su cui contare.
L’intimità è quella magia e alchimia che permette a chi si ama di sentirsi vicini e connessi, di condividere momenti di felicità ma anche di difficoltà, di accettarsi reciprocamente nella propria unicità e di sviluppare quel meraviglioso senso di fiducia, appartenenza e sicurezza grazie alla relazione.

Avvertenze per chi ama: posologia, effetti collaterali, interazioni e complicanze

Chi sceglie una relazione di coppia basata su una buona dose di intimità deve avere come dotazioni di bordo un buon equilibrio personale. Non può pensare di trovarlo grazie e con il partner. Non può trasformarlo in una stampella, un terzo arto, una ruota di scorta, un factotum.
I protagonisti di amori equilibrati e simmetrici devono rispettivamente avere un proprio baricentro psichico che non oscilli come se fosse un metronomo in funzione della presenza o assenza dell’altro.
L’intimità, paradossalmente, ha bisogno di una spiccata autonomia frutto di una corretta separazione tra la realtà esterna e quella interna, tra presente e passato, tra l’altro e sé stessi.
Quindi, ricapitolando, soli ma in coppia, mai il contrario.

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