Accidenti che conquista, alle donne viene concesso il diritto di guidare.
Non soltanto le auto, bensì i taxi ed i mezzi pubblici, quindi, avranno la responsabilità di altre vite a bordo.
E chi lo avrebbe mai detto.
Colei che da la vita, adesso, secondo la legge può anche avere la responsabilità di altre vite. Che traguardo.
Siamo in Arabia Saudita, e siamo nel 2018.
Le signore del paese hanno letteralmente preso d’assalto le scuole guida: oltre trentamila le domande giunte a chi si occupa del percorso per il conseguimento della patente.
Mi chiedo cosa avrà mai fatto cambiare idea al regno Arabo?
Le donne sono diventate improvvisamente all’altezza del ruolo maschile?
Un atto di fede o di fiducia?
Un forzato e forzoso adeguamento ai tempi odierni?
In un momento storico ricco di tanti guai, di guerre e di bambini in fuga dalle bombe, forse, avere già superato la battaglia tra i sessi, ed il bisogno di supremazia e di dominio dell’uomo sulla donna, sarebbe un risparmio energetico importante.
Immagino, colta da un attacco acuto di utopia, un mondo abitato da uomini e donne che cooperano più che competere, per poter fare altro di più costruttivo che “concedere” alle donne la libertà di guidare.
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