Depredata e nuda. Depredata e vestita. Depredata e sola. Depredata e falsamente in compagnia.
Mi sento così ad agosto: invasa.
Invasa da tutto quel tempo che da immobile diventa convulso. Dalle aspettative di un tempo condiviso. Dagli spostamenti e tuffi al mare. Dal cicaleccio del collettivo che mi ronza nelle orecchie e mi inquina il cuore.
Talmente invasa che a sprazzi ho la sensazione di perdere me stessa. Ma poi mi fermo, cammino, scrivo, penso, leggo, accarezzo i miei animali, mi rintano nel silenzio e mi ritrovo.
Agosto è una domenica infinita.
Una vacanza-punizione piena zeppa di disordine e disservizi. Di caldo afoso. Di case in disordine. Di aspettative disilluse. Di onde anomale e calma piatta. Di tutto e di niente.
In questo tempo sospeso vacanziero rallenti, respiri, ti fermi. Ma in questa sosta, immagini pienezza del vivere e del sentire, albe e tramonti con i loro colori mozzafiato. Non ti accontenti del tempo lento e niente più, vuoi consegnare la tua esistenza alla monarchia dei sensi.
Ma spesso questo non avviene e così dopo agosto aspetti settembre, il lunedì, le rassicuranti abitudini per riallinearti con te stessa, i tuoi bisogni, la tua solitidine creativa per poi desiderare la prossima vacanza.

Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una risposta può scrivere qui</em>.

Seguimi su Facebook (clicca qui) e su Instagram (clicca qui) e guarda le mie foto.

2 Commenti. Nuovo commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Consulenza online

Da oggi è possibile chiedere una consulenza online in tutta privacy e con la professionalità di sempre
Scopri di più
close-link
error: Il contenuto è protetto