E se mentre ci consegnamo all’incantesimo lo smarrissimo? E se mentre lavoriamo sodo per candidare la nostra coppia alla longevità perdessimo lo scintillìo? E se mentre blindiamo la coppia all’estraneo e sigilliamo il legame con un patto d’esclusività, l’assenza di minacce e d’intrusi lo rendesse noioso e grigio?
L’amore sembra essere un vero mistero, eppure ha le sue logiche e anche i suoi trucchi.
Vivere da innamorati è un’esperienza inebriante, che talvolta ripara e squaderna, altre volte scolla dalla realtà e consegna al sogno, altre volte ancora atterrisce e impietrisce.
La paura più grande dell’amore e dell’amare è che possa finire, e con lui in fondo una parte di noi.
Che possa diventare tiepido e grigio, e noi con lui. Che dopo la prima fase di occhi che luccicano, di sorprese e di parole d’amore e di passione, il tempo possa corroderlo e renderlo noioso e abitudinario. Che ci tradisca o ferisca, e che il dopo non sarà più uguale al prima.
Consegnare l’amore alla fretta e al tempo che scorre lento è ugualmente rischioso: l’amore divampa in fiamme che lo inceneriscono in un breve lasso di tempo, oppure, le braci longeve lo cuociono a fuoco lento sino alla sua essiccazione o estinzione. Due estremi egualmente pericolosi.
Tra ardere e morire pian piano c’è un meraviglioso continuum fatto di paesaggi inesplorati: interni, esterni, di ogni protagonista di quell’amore e del noi.
Esistono dei trucchi, che possono anche diventare dei meravigliosi automatismi del cuore, per camminare in bilico come dei funamboli tra l’innamoramento e la magia dell’amore.
È possibile amare – cosa ben diversa dall’essere innamorati dell’amore e basta – e mantenete il brivido dell’innamoramento.
È un peccato non parlare più d’amore e ridurlo a sterili aforismi o tweet dal rapido impatto emotivo, oppure ridurlo a ormoni che si estinguono al terzo anno (più o meno) della relazione di coppia, come professano le neuroscienze, oppure, ridurre la magia in disincanto derubricando l’amore dal sesso o professandolo liquido, superfluo, sin troppo impegnativo.
L’amore ha un suo lessico, ha una sua logica e rimarrà tale finché avremo cura di occuparcene.
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5 Commenti. Nuovo commento
È normale che sono ancora attaccata al mio ex sotto un punto di vista affettivo?
Lo stimo per il suo lavoro e mi fido di lui. Mi piace ricordare i momenti passati insieme e tante volte ho nostalgia del passato. Lui ha una nuova compagna e io non sono gelosa mentre la sua nuova compagna è gelosissima di me. Lei ha 34 anni meno di lui.
Io ho 59 anni, ho un nuovo compagno di 5 anni più giovane di me da ca 4 anni ma ultimamente questa ex presenza sta generando qualche problema fra di noi. Il mio nuovo compagno mi dice che questo ex ci sarà sempre e a lui non va bene. Sto sbagliando vero?
Come faccio a gestire queste relazioni senza rovinare il mio nuovo amore?
Buongiorno Sandra,
ci sarebbero tante riflessioni da poter fare dopo aver letto la sua richiesta di consulenza. Lei parte dalla fine: come poter fare coesistere entrambe le relazioni. L’amore, però, obbliga all’esclusività, alla scelta, talvolta alle rinunce. Non saprei dirle qualcosa di sensato non conoscendo bene lei, il suo attuale compagno, la relazione col suo ex compagno e soprattutto le motivazioni per cui lei non riesce a lasciarlo andare.
Valuti di effettuare una consulenza o più d’una; luogo della chiarificazione e del benessere.
Un caro saluto
È possibile amare e mantenere il brivido dell’innamoramento.
Si, sono d’accordo, io penso di esserne capace, o almeno di esserlo stato in alcune relazioni. Non ho mai però sperimentato questa possibilità nelle donne che ho incontrato o che ho avuto accanto. E questa cosa della “liquidità” sembra essere il male relazionale dei nostri tempi.
Speravo in una risposta al titolo del suo articolo. Forse ho dato una valenza di domanda ad esso ma in realtà un punto interrogativo non è presente.
Trattasi quindi di un affermazione
“Come far rimanere l’amore innamoramento”.
Ho letto le sue riflessioni cercando di carpire tra le righe una formula magica che mi si rilevasse.
Non ho trovato una soluzione a ciò che non riesco ad attuare….
Cerco disperatamente di restare in quella fase dove le farfalle volano e si adagiano tra le pareti dello stomaco e i brividi si posano sulla pelle ma non riesco.
Non riesco io pur cercandolo strenuamente ma soprattutto per come cambia l’amato. Mi sembra sempre che l’altro non ne abbia bisogno.
Anzi, accolga il venirne meno come un sollievo.
Come una fase in cui si possa godere del non fare. Non fare una sorpresa, non dire un mi manchi, non voler passare un pomeriggio nudi in un letto.
Aspetti il passaggio come un finalmente… finalmente non devo cercare di stupirti o coinvolgerti. Finalmente ho fiducia di te e del tuo amore così tanto che sei la mia spalla. E a me cade tutto piano piano.
Cerco di allungare come più posso il brivido, l’insicurezza il coinvolgimento.
Bisogna essere in due, altrimenti rimane un predicare nel deserto. Ed io mi trovo in un deserto arido che mi sta dicendo e’ inutile perché non esiste una persona così. Dove sbaglio? Qual è l’ingrediente segreto?
Gentile Signora,
non si tratta di una domanda ma di un’affermazione.
Non esiste un solo ingrediente segreto, ma esiste una coppia, le varie fasi di vita della coppia, le criticità della coppia ed eventualmente una terapia di coppia per far sì che l’innamoramento continui pur nella profondità dell’amore.
Non credo che con una semplice riflessione lei possa trovare una soluzione, perché la soluzione non è semplice ma è frutto di un cammino.
Se desidera delle soluzioni dovrebbe valutare di rivolgersi a un professionista in carne ossa; in ogni caso, in ogni mio scritto, anche se piccolo, troverà delle parole in evidenza che rappresentano degli approfondimenti.
Se clicca su ogni parola le si apriranno degli ulteriori articoli.
Un cordiale saluto e auguri per tutto