Ciao 2022,
come ogni anno è mia abitudine scrivere una lettera di benvenuto al nuovo anno. Mi piacciono i carteggi, e anche se tu non puoi rispondermi io ti scrivo ugualmente.
Ti consegno le nostre paure insieme ai nostri desideri e ti racconto qualche segreto; insomma ti facilito un po’ il compito.
Quest’anno, nonostante la mia voglia incontenibile di scrivere, ho deciso che mi astengo da un eccesso di parole per proteggerti dal peso schiacciante delle aspettative e per proteggermi dal pugno in pancia delle disillusioni.
Ci lasciamo alle spalle un 2021 iper investito di significati riparatori, che nonostante tutto ha dato il meglio di sé. Ci sono stati i vaccini, i vaccinati, purtroppo ha ospitato – e se continua così li ospiterai anche tu -, gli scettici e i complottisti, ma nonostante tutto ci sentiamo in cammino verso la speranza di rivedere la luce.
Il 2021 è entrato in maniera scintillante anche perché ha seguito il 2020 che è stato probabilmente l’anno più brutto di cui abbiamo memoria.
Tu, caro 2022 ci raggiungi in un momento in cui abbiamo esaurito la scorta di pazienza, ma non di vaccini. In cui abbiamo fame di vita, di aria non filtrata da una mascherina, di normalità e di futuro.
La pandemia non ci ha reso migliori e nemmeno più fertili: speravamo in un’onda anomala di gentilezza e di nascite, ma tutto questo non è accaduto. Siamo rimasti immobili e ben ancorati alle nostre convinzioni e paure, e di bambini ne sono nati davvero pochissimi.
Adesso oltre al vaccino, mio caro nuovo anno, avrai anche la pillola della Pfizer, ma non ti illudere non sarà blu e non infiammerà lenzuola e animi, ma spegnerà infiammazioni e infezioni.
Noi sopravvissuti siamo stati molto pazienti e adesso non ci resta che aspettare ancora un po’. Sono certa che tu ci stupirai e che ci riconsegnerai alla normalità sperata che tanto ci manca.
Ti do il mio affettuoso benvenuto, e non ti preoccupare se le cose non andranno esattamente come speravamo che andassero, la colpa non sarà tua. Sono più che convinta che ti impegnerai moltissimo, che ci solleverai ove possibile dalle sofferenze, e che a modo tuo ti occuperai di noi.
Noi, dal canto nostro, ti aiuteremo almeno un po’ con tanto buon senso e una buona dose di coscienza.
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