C’era una volta, nel paesino dove abito, una gelateria. Era curata, elegantemente rifinita, aveva le piante e i fiori dinanzi la sua strada. Era un appuntamento per tanta gente.
La signora, la proprietaria, conosceva bene la cura. Probabilmente l’aveva ereditata in famiglia, perché ogni tanto, solitamente la domenica, anche la nonna accudiva ospiti e ingredienti.
La signora della gelateria aveva un’abitudine tutta sua: accudiva i suoi impasti; aspettava che lievitassero, con tanta pazienza, senza fretta.
Le brioche erano buonissime e il gelato che offriva aveva tantissimi gusti.
Ognuno dei quali aveva un super potere: ti trasportava altrove.
Quello al torrone ti catapultava nelle terre dell’infanzia. Al primo cucchiaino ero al parco con mia nonna oppure al mercato con l’altra nonna. C’era il profumo del torrone appena fatto, le bancarelle, il vociare dei venditori e il profumo di mia nonna.
Quello al cioccolato era consolazione, energia, carezza. Aveva un sapore certo e deciso, senza mezzi termini.
La vaniglia era un incanto. Aveva il potere di ammorbidire i conflitti interni e anche esterni.
Potrei continuare per l’intera serata a descrivervi i gusti, ma mi fermo qui per non sprofondare nella nostalgia.
La signora, provata dalle tasse e dai dipendenti, da qualche mese decide di vendere l’attività.
I nuovi gestori sono moderni. Hanno tolto i fiori e la musica che si ascolta è esclusivamente napoletana, l’attesa invece è scomparsa. Puoi però prenotare il gelato mediare un’app, così eviti la fila.
Hanno spazzato via le tradizioni e anche le buone maniere, l’attesa della lievitazione e i tanti gusti del gelato.
Adesso, in virtù della logica odierna, vige l’omologazione.
I nuovi gestori hanno venduto l’anima al diavolo del tutto uguale! Le vaschette del gelato sono diversamente pigmentate – color cacao, color crema, verde pistacchio, beige nocciola e noce, rosa fragola – ma i gusti sono tutti uguali.
Potresti mangiarne uno e li hai assaggiati tristemente tutti.
Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una breve risposta può scrivere qui.