Ho immaginato di prestare la mia penna a Lorenza, nome di fantasia, mia paziente, amante di lungo corso.

Non ucciderò il ricordo di te con i calzini sporchi disseminati per casa.
Non distruggerò il noi con l’odore acre della quotidianità. Non mi sveglierò con gli occhi gonfi al mattino per darti un’immagine di me decisamente inedita.
Non consegnerò le nostre notti al tuo russare chiassoso. Non baratterò i piatti da lavare con le altre incombenze da suddividere equamente.
No, non farò nulla di tutto ciò.
Scelgo di conservare il ricordo di noi, la fascinazione del noi, la magia, l’alchimia di quel pranzo rubato, di quel dolce diviso, di quel fine settimana al mare.
Scelgo lo strazio, il desiderio di averti accanto e l’impossibilità di viverti tutti i giorni. Scelgo di vivere nella distanza e nella sostanza. Non voglio altro. Non voglio il tuo spazzolino nel mio bagno. Non voglio il tuo pennello da barba e le tue pantofole in giro per casa.
Ci ho pensato molto, anzi moltissimo e ho scelto.
Scelgo di indossare l’assenza come un abito da sera, elegantemente commissionato su misura. Scelgo la passione, il desiderio, la pienezza del vivere.
Scelgo il film senza il telecomando e il saltellare insoddisfatto da un canale a un altro e il sonno che tutto sbiadisce e impoverisce.
Scelgo l’oggi, l’adesso, la presenza e la nostra storia inzuppata di istanti e di vita.
Il desiderio straripante, il senso del possesso, la spinta impetuosa dell’eros o il dramma del rifiuto non sono pulsioni controllabili o addomesticabili. Sono pulsioni intense, deostruenti e deflagranti, e appartengono a chi vuole quello che non ha per non volerlo più quando lo ha. Nel tempo, ne ho scelte alcune e ne ho eliminate altre da noi, e ho imparato a goderne a pieno senza subirle o somatizzare.
Quello che non si cambia, in fondo, si sceglie. E io ho scelto te.

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Very good

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  • Quando si legge una qualsiasi riflessione o una lettera, a volte, ci si sofferma su dei punti che più ti colpiscono invece in questa sua scrittura non trovo una parola nella quale poter sorvolare….le faccio i miei complimenti e brava per la sobrietà e la leggerezza del suo scrivere.

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