Cara me,
oggi ho acquistato un gelsomino, un ennesimo gelsomino, dai fiori carnosi e particolarmente bianchi. Più bianchi del solito. Color luce che abbaglia, la mia preferita.
Al crepuscolo, quando il sole sarà meno caldo, penso proprio che farò una buca e ti metterò in giardino.
Lavorare con le mani, sporcarmi di terra e inebriarmi del suo profumo quando viene bagnata, mi aiuta a riordinare il cuore.
Ho sempre sostenuto che quando il cuore si ingarbuglia le mani entrano in suo soccorso, così il fare e l’attraversare ogni mareggiata emotiva diventa l’unica soluzione per evitare di soffrire troppo o di rimuovere.
Ho sempre amato i simbolismi, gli incastri del destino, le letture terapeutiche, le penne parafulmine, i sottopassaggi della psiche, i miei animali, e penso proprio, mio caro gelsomino, che ti darò un nome.
Ti chiamerò luglio.
Sai perché ti chiamerò luglio, mio caro gelsomino? Perché tu sarai uno spartiacque, anzi lo spartiacque.
Quando crescerai – mi auguro che tu lo faccia in fretta e che il terreno sia di tuo gradimento, fertile e accogliente -, mi separerei da sguardi indiscreti.
Con il tuo profumo inebrierai le mie soste in giardino, e proteggerai i miei cani dagli sguardi dei gatti del vicino, così abbaieranno di meno.
Ma luglio per me, soprattutto questo mese di luglio, sarà il mese dello spartiacque: della manichea separazione tra il prima e il dopo.
La separazione dalle fatiche immense di questi mesi trascorsi e dei mesi che verranno.
Dalle decisioni nebulose e confuse che non ho preso e quelle chiare che prenderò.
Dal cuore affamato al cuore nutrito.
Dalle non scelte alle scelte. Dal vuoto allo spazio. Dai ni ai no (i sì li abbiamo abbandonati da tempo, sono ormai cosi sparuti, quasi spariti, che si contano sulle dita di una mano).
Dalla banalità alla profondità. Dall’altruismo congenito al sano egoismo. Dal cicaleccio del mondo alle sonorità che abbracciano.
Dal rumore al silenzio. Da un eccesso di presenza alle scelte minuziose e selettive.
Mio caro luglio hai già i primi grappoli di fiori, ti guarderò crescere con passione pervicace e aspetterò paziente. Ci daremo un appuntamento muto ogni sera: tu sprigionerai il tuo profumo e io ti innaffierò con cura e puntualità.
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