Le amanti sono coloro che scaldano il cuore e le lenzuola.
Sono coloro che accendono di desiderio e di passione i loro compagni di sentimento, con email struggenti ed emotivamente toccanti.
Sono coloro che vivono in attesa, nella segreta speranza di essere scelte.
Sono coloro che stringono patti, e non contratti, sigillati da segretezza e fedeltà, che vivono in una condizione di debito emotivo cronico abitando il silenzio.
Sono coloro che regalano sprazzi di felicità e che nutrono il matrimonio.
Altrui, naturalmente.
Sono coloro che abitano le garçonnière o le stanze degli hotel, rinunciando al carrello della spesa ed alla pizza del sabato sera.
Insomma, le terre del desiderio e dell’altrove, quasi mai il cimitero.
Ed invece, Manuela Bailo, da amante straziata dall’attesa, coerente con il suo sentimento, lascia il compagno.
Si arma di coraggio e sceglie.
La sua scelta, però, invece di essere interpretata come una scelta d’amore viene interpretata come una minaccia.
Il suo amante, il sig. Fabrizio Pasini, felicemente coniugato con prole, decide che sarebbe stato più utile evitare che la sua amante da sotto le lenzuola transitasse alla luce del sole.
Cosi, pensa bene di ammazzarla, nasconde il corpo, e colto da un attacco acuto di voglia di vivere, come spesso accade quando si perde una persona cara, va in vacanza in Sardegna, con la famiglia.
“Una donna che si ama, non si sposa.
Ed il peggior insulto che possiate farle è di trasformarla da amante in moglie”, scriveva Giuseppe Prezzolini, ma il patto amoroso non penso che abbia come clausola l’uccisione.
Fonte: TG24
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