L’amore è fatto di piccole cose e di cose grandi. Non è difficile amare, ma non bisogna avere paura di farlo. Paura di chiedere. Paura di esserci e di rispettare le intermittenze del cuore. Paura di dare e di fare.
Come spesso accade, quando c’è la seconda non può spiccare il volo il primo.
Bisognerebbe imparare a coltivare, e benedire, le piccole cose che sono anche cose grandi.
Benedetti siano i sorrisi, quelli veri, sinceri, di occhi e di labbra.
Benedetti siamo gli ascolti di cuore e non solo di orecchie, gli sguardi incantati, le pause, i silenzi pieni. Benedette siano le colazioni protratte con il sonno ancora appiccicato addosso e il partner davanti agli occhi e dentro al cuore. Benedette siano le pizze fatte in casa, le risate e la farina sparsa dappertutto. Il giardinaggio, le piante fiorite, le foglie secche, le mani sporche di terra e di vita, e il profumo di terra bagnata.
Benedetti siano i tuffi al mare dove non si tocca, la pelle irrorata dal sole e il profumo di salsedine che tutto abbraccia. Benedetti siano i baci di passione, quelli lenti e sensuali, quelli impertinenti e quelli avvolgenti, quelli a occhi chiusi e quelli a occhi aperti. L’amore è fatto di pazienza, di lentezza, di piccole e grandi cose.
È fatto di costruzione costante – e poi di manutenzione di quello che è stato fatto per evitare che deperisca per inedia e per incuria -, di intimità e di ricordi condivisi.
Non basta la carne ci vogliono le mani e ci vuole anche il cuore.
Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una risposta può scrivere qui.