Quanta vita c’è in una vita? Dipende.
Ci sono giornate con una buona dose di vita, che regalano vita.
Altre che la vita la sottraggono. Altre ancora che scorrono senza che ci accorgiamo di essere vivi, sopravviviamo stentatamente.
Quando facciamo il compleanno, esattamente come tanti altri giri di boa della nostra esistenza, ci ostiniamo a fare dei bilanci esistenziali. Talvolta scomodi, talvolta emozionanti.
Tiriamo la linea immaginaria del bilancio e pensiamo a chi abbiamo amato, a chi abbiamo dimenticato e perché. A chi ci ha trafitto o protetto, o protetto e trafitto.
A chi ci fa compagnia abitando il nostro cuore e i nostri ricordi anche se andiamo a trovarlo al cimitero perché abita altrove, a chi ne fa ancora parte e l’arricchisce regalandoci sorrisi ed emozioni.
Così, ti chiedi quanta vita hai vissuto, quanta te ne rimane e, sopratutto, come vuoi viverla e con chi.
Attivi una sorta di pallottoliere del cuore, scegli quello che vuoi far passare da una parte e quello che decidi di lasciare dall’altra. Per il bene del cuore e del corpo.
Una sorta di linea di demarcazione tra passato e presente, tra quello che è per te vita, e quello che invece la vita la grava, la turba e la disturba.
Ti accorgi che la vita ti risponde se la rispetti, se le riconosci il suo immenso valore.
Quando ti poni con amore ed entusiasmo, la vita, la tua vita, profuma di nuovo a ogni suo giorno insieme a te; non smette di sorprenderti se la guardi con occhi innamorati e grati.
Se non la ignori, se non la maltratti e non ti maltratti, se la rispetti e ti rispetti facendoti rispettare.
Quando la tieni per mano, affinché lei possa farlo con te.
La vita ha più vita quando impari a non confondere la depressione per trasgressione. Il buio del cuore per profondità. Il navigare a vista per il carpe diem dell’anima. La trappola dell’avere a scapito dell’essere.
Quando ti emozioni per un tramonto, per un randagio, per un risveglio condiviso, per un sorriso senza senso.
Per dei cioccolatini ricevuti senza motivo alcuno, per una gentilezza, per lo scodinzolio festaiolo del tuo cane.
Se non vieni colto da ipocondria sentimentale e del vivere, ecco, in questo casi, impari a trovare tanta vita in ogni istante della tua vita.

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1 Commento. Nuovo commento

  • …io l’ho battezzato OcraM day ( ieri ), una lettura al contrario per avere risposte a quanto chiedo a me stesso. È anche un modo per prendermi “in giro “ , ma con risultati davvero interessanti, esplorando sentieri vissuti, e scrivendo sogni che alimentano il “the day After”..

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