Tra un paio di giorni questo chiasso finalmente scema. Le angurie ghiacciate e i balli rumorosi in spiaggia lasciano il posto agli inventari. Soprattutto quelli del cuore.
Le vacanze sono quel lasso di tempo tanto agognato, fantasticato e programmato che occupa uno spazio mentale decisamente più ampio dei reali giorni di vacanza.
I vissuti nei confronti delle vacanze,
ben miscelati con le aspettative e le segrete speranze, sono sempre controversi.
C’è chi in vacanza si sarebbe aspettato di trovare l’amore o perlomeno il flirt estivo, e invece non ha trovato niente se non le storie su Instagram dell’ex che ostenta divertimenti folli.
Chi di risanare le ferite del proprio legame zoppo, che dopo le ferie è ancora più zoppo di prima di cominciarle.
Chi di riunire la famiglia sotto un ombrellone o attorno a un tavolo per dialogare, ascoltare racconti e segreti, mangiare, empatizzare; ma in realtà ogni figlio ha esigenze diverse dagli altri e soprattutto dai genitori.
Quindi, più che vacanze sembrano forzature e sequestri di persona.
E chi di accarezzare in silenzio la propria solitudine, disturbato dal vicino concitato di ombrellone.
Agosto è sempre intriso di aspettative irrealizzabili e irrealizzate. È un mese disseminato di trappole, di prove costume, di ristoranti affollati e cuori vuoti, e di bilanci postumi.
Agosto, per chi lo ama, è bello come lo sono a volte solo le cose cattive.
Come un buon cibo indigesto. Come un amore tossico. Come un bicchiere di troppo.
Io preferisco decisamente tutti gli altri mesi dell’anno, ma non agosto.
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2 Commenti. Nuovo commento
Grazie per ciò che scrivi.
Sei luce e meraviglia in questo mio periodo di solitudine e grandi cambiamenti.
Grazie!
Buon cammino…