Buonasera dottoressa,
io ho cinquantasette anni, lui sessantaquattro.
Una storia di due anni costellata di tradimenti, i suoi. Li ho scoperti per caso dopo un anno di relazione. Ho creduto di poter perdonare ma sono invece entrata in un tunnel di gelosia e controllo. Ho assistito così alla sua ricerca ossessiva di evasioni per lo più tramite social. Dopo un anno mi ha lasciata dicendomi che io non gli do serenità. Dopo pochi mesi di lontananza ha ripreso a cercarmi continuamente, soprattutto se mi allontano, e mi dice di aver bisogno di me (viviamo momenti molto intensi ma clandestini) ma che non riesce a stare con me perché sarei io quella poco chiara.
Con lui ho vissuto l’unica vera grande intimità della mia vita anche se sono stata sulle montagne russe e non riesco a staccarmi. Sono in terapia ma non vedo la luce.
Gentile Signora,
le montagne russe, se pur un divertente parco giochi, alla lunga fanno venire la nausea. Non mi è chiaro perché la vostra storia sia clandestina. Siete amanti? lei, lui, è sposata? si tratta di tradimenti nel tradimento?
Per dirle qualcosa di sensato, che senz’altro farà la sua terapeuta, dovrei conoscere lei, lui, la vostra coppia, risorse e mancanze, buchi delle vostre infanzie e tanto altro. Quest’uomo cerca avventure varie ed eventuali per compensare quello che gli manca, che non trova nel vostro legame o si tratta di un traditore seriale?
Chiarisca con chi ha il piacere di occuparsi di lei, e se la luce non si accende cambi stanza di cura.
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