Cara dottoressa,
sono nei guai serissimi! Amo perdutamente un uomo che è più grande di mio padre di ben cinque anni. Io di anni ne ho venti e lui cinquantacinque. Ma io lo amo. Lo desidero. Non vivo senza di lui. E lui senza di me.
È divorziato, ha due figli e la figlia femmina è una mia coetanea, andiamo in palestra insieme (luogo dove ci siamo conosciuti). È così dolce, affettuoso e premuroso, e io mi sento così felice.
Io non ho un padre, in realtà lo ho ma ha abbandonato me e mia madre per vivere con la sua amante quando avevo quattro anni e lo vedo di rado. Ma questo non è mai stato un problema per me, almeno credo, l’one stato per mia madre che ha sofferto tantissimo.
Il problema adesso non è mio padre ma mia madre, se solo dovesse scoprirlo penso che mi leverebbe dal mondo. E non scherzo.
Mi aiuti. Che faccio?
Maria
Cara Maria,
le rispondo da clinico e non da madre. Lei è davvero una ragazzina e lui è un uomo decisamente più avanti negli anni di lei. E fin qui ci siamo.
Tra cinque, dieci – e mi fermo qui – anni sarete una coppia ancora più asimmetrica e sperequata di adesso. Ma questo non le impedisce di viversi la sua passione travolgente senza però farsi troppo travolgere e soprattutto stravolgere. Sembra un controsenso lessicale, anche perché amare significa abbandonarsi, crederci, sognare un futuro insieme alla persona che si ama, sfidare le intemperie e il sociale, ma qualche su qualche punto, da clinico, sento il bisogno di porle alcune domande.
Le legga senza arrabbiarsi e senza difendersi, se può.
Quanto le è mancata davvero la figura paterna? Quanto nel sedurre quest’uomo in realtà si sente ancora amata da una figura protettiva e paterna? E se fosse mossa da un bisogno di riscatto, di risarcimento?
Quanta paura ha di amare davvero? In profondità? A lungo? Per sempre? Di mettere al mondo dei figli? Di essere abbandonata, come ha fatto suo padre con voi?
Ha riflettuto sulla mancanza di futuro che quest’amore così sperequato porta con sé? E se la mancanza di futuro la proteggesse dalla paura d’amare e di essere tradita?
Mi piacerebbe parlare con lei per ore e ore, non via email. Risponda tra sé e sé, in silenzio, a cuore aperto, a queste mie domande, sono certa che qualche luce interna inizierà a lampeggiare.
Un caro saluto
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