Arriva un momento nella vita in cui noi tutti dobbiamo scegliere, e dobbiamo farlo liberi da ansia e paure.
Dobbiamo abituarci che ai più importanti bivi della nostra vita, non c’è segnaletica
Hernest Hemingway.
C’è un momento, tra il sonno e la veglia, in cui le cose non sono ancora vere. Vorresti che questo momento passasse subito o durasse per sempre. Ci sentiamo così spesso. Ci sentiamo così quando siamo in transito. Quando siamo in attesa.
Quando oscilliamo tra incubi e desideri, tra ragione e cuore. Quando dobbiamo scegliere. Quando non vogliamo scegliere. Quando non sappiamo scegliere.
Ci sentiamo così quando dobbiamo scegliere una meta invece di un’altra. Un percorso universitario invece di un altro o di un lavoro. Accettare un contratto o licenziarsi. Andare via o rimanere. Gridare o tacere. Vivere un amore o lasciarlo andare.
Quando siamo in “transito verso“, il cammino è sempre controverso, difficile, ambivalente, spesso ci troviamo a fare un passo avanti e uno indietro, esattamente come i gamberi.
Cosa significa scegliere
Scegliere significa decidere. Significa mettersi in cammino, venir fuori dall’immobilismo, dalle non-scelte, chiudere con il passato e andare avanti.
Rinunciare a qualcosa o a una persona in funzione di un’altra o di sé stessi.
Ogni scelta obbliga a elaborare un lutto perché ogni scelta porta con sé una perdita. Subentrano i dubbi, il tarlo dell’insicurezza, i ricordi e i rimpianti.
Appaiono le domande. Una delle prime è cercare di capire se la scelta effettuata è quella giusta.
Segue la paura che a scelta messa in pratica non sia più possibile imboccare la strada di ritorno. La mente e il cuore effettuano continui bilanci tra costi e benefici. La paura paralizzante sovrasta il desiderio di andare avanti.
Il passato, infarcito di ricordi, buchi dell’affettività e mancanza d’amore, si interseca con il desiderio di un futuro migliore compromettendo il presente.
Appare l’ansia
Quando il protagonista della scelta non ha le idee chiare sul da farsi o è confuso e ambivalente su quello che vuole davvero. Ecco che appare l’ansia. Una delle peggiori conigliere che ci siano. L’ansia è una morsa allo stomaco, un pugno in pieno viso che impedisce di respirare, di decidere, che affretta o ritarda le azioni, senza considerare le reazioni postume. In preda all’ansia tutto è più difficile, confuso e confusionario. Le decisioni da intraprendere non sempre sono consone ai desideri più profondi.
In momenti di confusione e di disagio, decidere – ancor di più frettolosamente – è una strategia per non soffrire più, un vero antidolorifico dell’esistenza.
Le scelte importanti necessitano di tempo, di spazio mentale ed emozionale e di un’adeguata elaborazione.
Amore e scelte controverse
In amore la logica non serve, l’intelligenza non giova e il masochismo raggiunge vette da psichiatria
Oriana Fallaci
Amore e ragione, come sappiamo, non vanno sempre nella stessa direzione; talvolta, la ragione obbliga a fare delle scelte che il cuore non farebbe mai, così come capita spesso che il cuore possa sentire e comprendere quello che alla ragione non é dato sapere. A chi dare ascolto?
Su quale spartito scrivere le pagine della propria vita: cuore o ragione?
A volte l’uno è il contraltare dell’altro.
Qualche esempio:
- Amanti che non diventano compagni di vita.
- Mariti che rimangono mariti nonostante tutto…
- Amori conflittuali, tossici, letali ma emozionanti.
- Amori altri, sofferenti e destruenti.
- Un lavoro ben remunerato ma poco creativo.
Ecco che appare il conflitto, segue la paralisi emotiva ed esistenziale
Quando il protagonista della confusione esistenziale o amorosa pensa a una scelta – quella definitiva, estrema, lapidaria, quella dalla quale non si può più tornare indietro, e crede che sia quella giusta – sembra di essere rimasto con un solo braccio, un solo occhio e con l’anima dimezzata.
Gli manca immediatamente quello che era o quello che aveva prima della scelta.
Il rimpianto e la malinconia prendono il sopravvento, diventano dei veri compagni di viaggio, così, non farà altro che accarezzare con la memoria la metà perduta di sé stesso o meglio, l’integrità smarrita.
Nel caso dell’Amore: colui o colei con cui si sentiva vivo, intero.
Quando la scelta bussa alla porta del cuore, la memoria non diventa più una facoltà obbediente, i ricordi più dolorosi perdono di intensità e vengono riadattati in funzione della mancanza, della nostalgia e della sofferenza.
Cambia il prima in funzione dell’adesso.
Ti aspetto e ogni giorno mi spengo poco per volta e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione sia pari alla tua assenza. No, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa che non ti so regalare
Alda Merini
Cosa fare in casi di confusione e di transiti ambivalenti e conflittuali
In situazioni conflittuali e ambivalenti, lavorative, amorose o esistenziali, una consulenza psicologica diventa l’unica strada da intraprendere per ritrovare la strada smarrita o forse mai imboccata.
6 Commenti. Nuovo commento
Gentile Dottoressa,
Tutto vero, si ha la sensazione di stare in mezzo al mare senza nessun punto fermo all’orizzonte. Si vaga con la sensazione di aver sbagliato tutto e con la nostalgia di quello che si era prima delle “scelte”.
La seguo sempre con affetto, un caro saluto
Grazie per il riscontro, ricambio l’afffetto.
Anche in mezzo al mare ci sono le zattere e le boe, ed anche gli orizzonti.
Prima o poi.
Un abbraccio.
Cara Dott.ssa,
Le rispondo dopo quasi un mese. Ci tenevo a farle sapere, che, in questa mia solitudine, sta prendendo forma il mio ” IO”.
Intanto le zattare di cui parlava, le sto incontrando e poi, la sensazione di essere ancora ancorata al passato è svanita.
Non so ancora in che direzione sto andando, ma so di dover e volere perseguire le scelte che ho intrapreso. Certo il percorso non è facile, ma so di voler andare avanti con ottimismo.
Un affettuoso saluto.
Sono davvero lieta di leggerla, e di leggere queste sue parole di ottimismo e di speranza.
Un affettuoso saluto e tanti cari auguri.
Ricambio di cuore gli auguri
e come si fa a smettere di pensare costantemente che la vita degli altri sia migliore della tua, e provare invidia per ogni sorriso che fanno gli altri, quando vorresti veder soffrire tutto il mondo tranne te e le persone a cui vuoi bene?