“Ciao, sono la menzogna, la bugia, la maschera.
Puoi chiamarmi come desideri, cambia poco, in realtà sono sempre io.
Sarò affascinante, seduttiva, ti faciliterò la vita, almeno così crederai.
Mi incontrerai nel corso della tua vita, sempre, e mi confonderai per opportunità.
Per scappatoia.
Per ars verbale e comportamentale.
Mi scoprirai per sbaglio, quando guardando negli occhi tua madre, non reggerai lo sguardo, e l’unica via d’uscita sarò io.
La tua prima bugia.
Lei ti crederà per proteggerti dal disagio, dalla vergogna, da te stessa, e tu penserai che io funziono davvero.
Imparerai a perfezionarmi, a utilizzarmi, a calibrare la mia presenza nella tua vita in funzione degli attori protagonisti, e delle necessità, e tutto ti sembrerà facile, emozionate, strategico.
Imparerai a utilizzarmi con chi dichiari di amare.
Ai tuoi genitori – ma si sa, loro devono essere raggirati, sono pur sempre genitori – al fidanzato – ma anche qui, io, ai tempi del web e dei social ho spesso le gambe corte -, e cosa ben più grave, mentirai a te stessa.
Questa nostra intimità sarà quella più dolorosa e disfunzionale.
Se mi adopererai per mentire a te stessa, vedrai che funziono davvero.
Ti renderò felice.
Ti sentirai allegra quando non lo sei.
Non sentirai il dolore di una perdita quando non vorrai.
Un lutto diventerà altro da te.
Un tradimento, il luogo dell’altrove.
Non sentirai il dolore quando è giusto che tu lo senta.
Vedrai quello che in realtà non c’è, perché così è più facile e più veloce, senza i fronzoli della psiche, e le scomodità della coscienza.
Grazie a me, negherai a te stessa tante emozioni: le più scomode, le più destruenti, le più vere.
Farò talmente tante volte parte della tua vita che, prima o poi, saremo così tanto intime da pensare che io faccia parte di te.
Saremo davvero innamorate che non vedrai i miei difetti, anzi mi proteggerai dagli attacchi esterni, e io mi sentirò al sicuro sempre pronta a ricambiare così tanto affetto.
Sai, cara amica mia, io per te ci sarò sempre, puoi davvero contare su di me.
Saremo in simbiosi come gli adolescenti che si amano.
Nel tempo, il confine tra te e me sarà così labile da non comprendere più dove termino io e dove inizi tu.
Nel tempo, non ti accorgerai più delle maschere che indosserai, di quante volte mi tirerai in ballo nella tua vita per salvare te stessa, le tue relazioni, le tue emozioni.
La magia e l’alchimia del web e dei social, mi rinforzerà e mi perfezionerà.
Diventerò acuta, pungente, avida di consensi.
Posterai altro da te.
Quanto di più falso ci sia.
Riceverai like, e plausi, e io crescerò a dismisura, perché sai amica mia, sul palcoscenico dell’etere io do il meglio di me.
Troverai tante app che mi arricchiranno, mi manutenzioneranno, e tu crederai in me.
App grazie alle quali sembrerai più magra, con il naso più corto o più dritto, altre ancora che toglieranno le borse sotto gli occhi, così sembrerà che tu non pianga mai.
E altre, che faranno addirittura dei fotomontaggi; così, mentre starai rintanata nella tua casa a leccarti le ferite, posterai di te e di me sotto una palma ai Caraibi.
Si, cara amica mia, sarà così, vedrai.
Vorrei infine dirti una cosa che forse non ti piacerà : da me puoi anche imparare.
Io sono simpatica, avvenente, utile, talvolta, ma se mi metti davvero a fuoco vedrai che non sono poi un granché.
Sono quel velo nero tra te e la verità.
Sono il fumo negli occhi.
Sono la nebbia che ti impedisce di vedere.
Sono la vera sofferenza.
Sono un peso sul cuore.
Sono l’impedimento alla tua crescita.
Sono un muro tra te e chi ami davvero.
Sono il tarlo che, prima o poi, corroderà tutto di te.
Ecco, io sono altro da te”.
Valeria Randone
Bugie e psiche
“Abbiamo troppa fantasia e se diciamo una bugia, è una mancata verità che prima o poi si avvererà…”
Fiorella Mannoia
C’è chi mente per amore.
Chi per dolore.
Chi per pudore.
Chi ancora, per ingenuità.
La bugia fa parte della psiche e degli esseri umani.
L’inganno o la menzogna si realizza attraverso i più svariati canali verbali, e anche, non verbali.
C’è chi non sa mentire perché tradito dall’ambivalenza tra mente e corpo.
Chi, per struttura di personalità, non è abile nel mentire, mente verbalizzando il falso, ma il corpo tradisce il contenuto della bugia con l’impaccio, con la vergogna, con le guance che diventano rosse o con l’evitamento visivo.
Ci sono poi, gli istrionici, gli attori, gli amanti, gli adolescenti, ed i narcisisti.
Chi mente sapendo di mentire, e recita a copione il canovaccio della menzogna.
Quando nasce la menzogna?
Mentire è un comportamento davvero molto frequente, e inizia a organizzarsi al meglio in adolescenza, anche se non trattasi sempre di psicopatologia.
Ci sono bugie bianche, una sorta di mezza verità, quelle dette per pudore o per ingenuità, e bugie nere, dette con lo scopo di ferire, di tradire, di trafiggere.
Ci sono davvero tanti tipi di bugie.
Per orientarci meglio nel mare magnum delle bugie, e dei bugiardi, riporto la classificazione di Lewis, Saarni:
- Bugie caratteriali: bugie gratuite, dette per discolparsi, per paura di assumersi la responsabilità dello sbaglio, bugie dette per timidezza, per impaccio, per immaturità psichica ed emozionale.
- Bugie di evitamento: sono quelle degli amanti, dei serial lovers. Dette per difendere la privacy, per evitare una condanna, una punizione, una scelta, o una non scelta.
- Bugie di acquisizione: dette per millantato credito, per sembrare altro da sé, per ottenere un vantaggio, un premio, una promozione.
- Bugie di difesa: sono le bugie dette per difendere se stessi, il proprio orticello, o anche le persone amate.
- Bugie nelle quali il protagonista delle bugie di identifica, dette pseudologie
- Autoinganno, il rischio più grande che ci sia per la nostra salute psichica.