Ci sono amori sani. Altri meno.
Amori che nutrono, che fanno crescere, che trasformano.Altri, invece, che tarpano le ali.Che tolgono l’aria, il respiro, la luce. Che nuocciono gravemente alla salute.
Quando si ama, si sa, si tende ad azzerare ogni distanza.
Ogni centimetro che separa dall’oggetto d’amore diventa un chilometro, e ogni censura, proibizione, o impedimento, diventano la miccia per far esplodere il desiderio.
C’è sempre una certa follia nell’amore. Ma c’è anche sempre qualche ragione nella follia.
Friedrich Nietzsche
Gli amori giovanili
Il primo amore sarà bello, oppure, bello e dannato.Sarà fuggente, o dolce e avvolgente.Sarà alle prime armi, o già navigato e seduttore. Ricorderà il padre, o il suo contro altare.Sarà il compagno di classe, o sarà più grande, magari l’amico del cuore del fratello maggiore.
Sarà una scelta mossa dalle farfalle nello stomaco, dal cardiopalmo, o dal bisogno di omologarsi al gruppo dei pari. Dal bisogno di abitare le terre degli adulti.
Sarà comunque un amore che trasforma, che fa diventare grandi.
Se tutto si svolge in assoluta armonia, senza traumi e strappi, all’affettività si accompagna la sessualità, le tappe affettive ed erotiche si alternano con grande empatia e serenità. Se invece la nuova vita di coppia, dovesse abitare il mare in tempesta sin da subito, andrà incontro a intoppi, battute d’arresto o difficoltà nella sfera affettiva-relazionale.In questi casi, può capitare che la sessualità venga vissuta “pericolosamente scissa” dall’affettività.
Gli amori giovanili tendono alla simbiosi
I ragazzi che si amano, non si separano nemmeno per un istante.
Tutta la loro vita verrà svolta all’unisono. Sempre insieme, fisicamente o virtualmente. Ogni azione, ogni spostamento, avviene in stereofonia, anche le password dei social vengono spesso condivise. Niente segreti. Niente distanza.
Niente spazio, né tempo. Un partner si consegna all’altro senza riserve, senza prudenza, senza distanza. Insomma, lo spazio tra sé e il partner diventa più una minaccia che un’opportunità.
“Il primo amore non si scorda mai”, così dicono.
Quando si ama, però, non si scorda proprio niente, che sia il primo amore o l’ultimo.Le emozioni e le sensazioni vengono incise a fuoco dentro la nostra psiche, nemmeno il tempo che tutto impolvera, sarà in grado di seppellire un’emozione. Esistono poi tante prime volte nella vita.
Prime volte di cuore, di anima, e di corpo. Giri di boa dell’esistenza.
E anche se non saranno prime dal punto di vista cronologico, lo saranno per intensità e vissuto.
Le caratteristiche del primo amore
Il primo amore è dirompente, eccessivo, intenso. É improvviso, come un temporale estivo.Straripa gli argini del buon senso e delle norme genitoriali, ed è il mezzo per transitare dall’altra sponda: l’adultità e l’identità sessuale.
Il primo amore si accompagna, spesso, a una bruciante e sconosciuta sessualità.
Alle prove ed errori dell’esistenza. Alla gelosia, all’insicurezza, al tutto o niente.È provvisto, inoltre, di caratteristiche di fusionalità, di simbiosi ed è spesso un amore “esplosivo e totalizzante“.
I giovani innamorati si donano del tutto, senza censura, senza se e senza ma.
Si sentono come smarriti, confusi e fusi, come se innamorandosi, fossero candidati al perdere la loro identità individuale per acquisirne una di coppia.
Non esistono più da soli, ma soltanto “per e con” l’altro.
Questo rischio, in realtà, avviene anche tra gli adulti.
Soprattutto gli adulti non cresciuti, gli affamati d’amore, i fragili, i soli. Molti amori, anche se non giovanili, mantengono poi, nel tempo, queste caratteristiche di immaturità, e di simbiosi. E sono amori a rischio di morte imminente.
Gli amori adulti
Dagli errori si impara, o meglio, si dovrebbe.Con il tempo, con l’età, e con l’esperienza, solitamente, si impara ad ascoltarsi.
A comprendere cosa si desidera dalla vita, e dall’amore, ma soprattutto, cosa non si desidera, o non si desidera più. Un amore adulto dovrebbe avere caratteristiche di equilibrio, di giusta distanza dal mondo dell’altro, e lo spazio tra i partner non dovrebbe più essere visto come una minaccia, ma come un arricchimento ed un luogo intermedio, di scambio e di incontro.
Luogo simbolico inoltre, dove far nascere e crescere il desiderio sessuale.
Adulti irrisolti
Molti adulti vivono passioni giovanili, travolgenti, intense e destruenti, caratterizzate da un tumulto dell’esistenza, e da un vero furto d’anima da parte del partner amato. Molti amori adulti – per adulti intendo anagraficamente adulti, non psichicamente adulti – hanno caratteristiche di fusionalità e di simbiosi, esattamente come gli amori giovanili.
La modalità d’amare correla senza dubbio con i luoghi dell’infanzia.Se siamo stati amati, e soprattutto come.L’amore adulto, poi, verrà chiamato a sanare voragini affettive d’infanzia.Sarà un percorso faticoso, tortuoso e altrettanto vano.
Il bisogno regnerà sovrano, occuperà tutte le stanze della vita della coppia, e non ci sarà spazio per la dimensione del piacere.
L’amore immaturo-giovanile infatti, dice: “ti amo perché ho bisogno di te“.
L’amore maturo invece: “ho bisogno di te perché ti amo”, così come scriveva Fromm.
Le scelte collusive
Nel mondo c’è più fame d’amore che di pane.
Madre Teresa di Calcutta
In psicologia esiste un potente meccanismo che muove le fila di molte scelte amorose difficili: la coazione a ripetere.
Per tutta una serie di motivi, non coscienti ai protagonisti di questi amori malsani, i partner si riconoscono tra mille.Si cercano, si intercettano, fino a quando non si incastrano come fa un puzzle con il suo pezzo mancante.
La “mancanza” fa da padrona, e muove le fila delle scelte apparentemente più ludiche e spensierate.
Con una sorta di radar inconscio che caratterizza le scelte collusive, si intrecciano le vite, i destini, i fiati e, senza dubbio, le sofferenze.
Queste scelte verranno perpetuate immodificate nel tempo anche con altri partner – proprio a causa della coazione a ripetere -, a meno che non vengano analizzate le cause inconsce che muovono le fila delle mancanze pregresse.
Cause che partono sempre da molto lontano: dalle terre dell’infanzia, per l’appunto.
Nel caso di partner mossi dalla “ferita dei non amati” – ferita che è spesso causata da una carenza di “fiducia di base” e di amore verso se stessi, e che si ripercuote inesorabilmente sul partner e sul legame d’amore -, non sceglieranno il coniuge in funzione della fisicità e dell’attrazione fisica o emozionale, ma in funzione di tantissimo altro, spesso “invisibile agli occhi“, ma “visibile al cuore”.
Molte storia d’amore sono storie d’amore tra anime complici e tra infanzie o voragini dell’infanzia identiche.
Intimità, equilibrio e longevità dell’Amore
Vivere un amore è davvero difficile, soprattutto oggi.
Far si che sia longevo, e per evitare di smarrire se stessi durante il cammino amoroso. L’intimità, quella vera e duratura, è caratterizzata dalla capacità di mettersi nella pelle dell’altro senza smarrire il senso della propria identità e individualità.
Significa ricevere l’altro nel proprio territorio intimo senza sentirsi invasi o contaminati.
L’altro non ci appartiene, mai.
4 Commenti. Nuovo commento
Gentile dottoressa Randone, può indicarmi una psicologa specializzata come lei nel tema della ” ferita dei non amati” che riceva a Bergamo o limitrofi? Grazie
Buonasera,
non conosco nessuno personalmente, quindi, non invio.
La scelta di un clinico è davvero importante per la salute del paziente. Effettui qualche colloquio e scelga con calma, in funzione delle sensazioni ricevute dagli incontri.
Auguri per tutto
Buona sera Dottoressa,
sarei interessata a risolvere la mia ” coazione a ripetere “, che credevo fosse una fandonia astrale senza basi scientifiche, ma che ora, leggendo ciò che scrive, mi spaventa come un morbo dal quale non ci si può liberare . Posso rivolgermi a Lei in privato ?
Buonasera,
certo che può rivolgersi a me in privato. Per lo studio di Catania può chiamare direttamente me e verrà richiamata non appena mi sarà possibile, per lo studio di Roma può chiamare in clinica Sanatrix.
Un caro saluto