Alcool e sesso

Alcuni dei miei pazienti, giovani e meno giovani, mi raccontano di adoperare l’alcool come disinibitore del comportamento sessuale, come ansiolitico, o come antidepressivo.
Dai loro racconti emerge una non conoscenza della loro risposta sessuale, soprattutto sotto dosi leggere o massicce di alcool.

  • L’alcool serve davvero a migliorare la risposta sessuale?
  • Ad amplificare il desiderio sessuale?
  • L’alcool migliora davvero l’erezione?
  • “Cura” il deficit erettivo a etiologia psicogena? Una mancanza d’erezione – o vulnerabilità erettiva – con cause psicologiche o relazionali?
  • L’alcool può essere il rimedio per la timidezza?
  • Può aiutare a corteggiare una donna?
  • A portala a letto facilmente?
  • L’alcool rende i timidi spavaldi, e gli aggressivi miti?
  • Ne siamo davvero copia certi?

Alcool, immaginario collettivo e falsi miti

L’alcool, nell’immaginario collettivo, viene associato a proprietà da demiurgo se non terapeutiche, magicamente adoperato per lenire i più svariati disagi relazionali.
Gli vengono attribuite caratteristiche ansiolitiche, spesso, antidepressive, in quanto la sua assunzione, in una prima fase, lenisce e stempera le ansie, le paure e le inibizioni da sessualità, in una seconda fase compromette la sessualità senza sconto alcuno.

Il compito dell’alcool, in special modo sotto le lenzuola

L’assunzione di moderate quantità di alcool, in un primo momento, leniscono l’ansia e stemperano – apparentemente – l’ansia da prestazione.
L’uomo che lo utilizza si percepisce più sereno e spregiudicato, vive meglio la propria corporeità e sensorialità, non teme di fare cattiva figura in posizione orizzontale, e sembra approcciarsi all’intimità con una dose maggiore di spensieratezza e audacia.
L’alcool sembra essere in grado di obnubilare il rapporto con un’immagine corporea non sempre adeguata, e addirittura facilitare l’accesso al mondo delle fantasie erotiche, anche le più recondite o inconfessabili.

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Stili di vita e salute sessuale, quale correlazione

Nella popolazione giovanile, caratterizzata da un’assenza totale di regole comportamentali e da un’assenza di educazione emozionale e sessuale, l’alcool viene utilizzato come antidepressivo, o per migliorare le prestazioni sessuali in occasioni emozionalmente impegnative o sconosciute.
Gli adolescenti, purtroppo, non conoscono la loro sessualità, meno che mai coniugata all’affettività e alla dimensione relazione, soprattutto in un momento storico di rapporti usa e getta, a portata di App.
Si incontrano all’insegna dell’alcool e dell’happy hour alcolica, che nel loro linguaggio viene chiamato “social drinking”, come a sottolineare che la socialità si coniuga più facilmente e più serenamente se oleata da qualche bicchiere in più.
Questi ragazzi “sotto alcool” saranno tutti più euforici, più simpatici e socievoli, senza dubbio più disponibili e con i freni inibitori più compromessi.
Insomma, tutto di più.

I rischi correlati all’assunzione di alcool

La sessualità viene compromessa su due fronti:

1- Mancanza di salute sessuale.

Sotto alcool la salute sessuale viene meno, nonostante si credi esattamente il contrario.
Possono manifestarsi frequenti episodi di deficit erettivo, o di vulnerabilità erettiva – in ogni caso il soggetto avrà notevoli difficoltà e notevoli imbarazzi che non gli consentiranno di portare a termine il rapporto sessuale -, episodi di eiaculazione precoce.
L’eiaculazione precoce verrà facilitata dall’obnubilamento della coscienza e dalla perdita di controllo sulla sessualità, non verrà, quindi, percepito il punto di non ritorno eiaculatorio e tantomeno verrà procrastinato, così il coito si svolgerà all’insegna dell’incontrollabile fretta del piacere.
Danneggiando autostima, coppia, e salute sessuale.

2- Comportamenti a rischio.

I comportamenti a rischio vengono facilitati dall’assunzione di alcool, come sesso non protetto o sesso promiscuo o di gruppo, aumenta la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, nonché di andare in contro a gravidanze non desiderate.

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Alcool: prima, durante e dopo. Dalle prime gocce alla bottiglia

L’alcool appena assunto, magari a piccole dosi, o per le prime volte, evita l’auto osservazione – in sessuologia detto spectatoring -, attitudine mentale fortemente disfunzionale per la salute sessuale e allontana temporalmente il possibile giudizio critico di un Super-Io troppo rigido, ingombrante, o punitivo e censorio.
Nel tempo, bicchiere dopo bicchiere, festa dopo festa, consolazione dopo consolazione, per poter ottenere gli stessi effetti falsamente “terapeutici”, diventa indispensabile incrementare le dosi di alcool, in quanto le quantità pregresse non basteranno più.
Così, come spesso accade in tutte le dipendenze che si coniugano con la dimensione del piacere, smettere è davvero complesso, se non impossibile in autogestione.
Questa crescita esponenziale di quantità di alcool crea un quadro di alta tossicità, nonché rischio di dipendenza da alcool e compromette la dimensione ludica e spontanea della sessualità.
L’alcool nel tempo comprometterà la fase dell’eccitazione – erezione nell’uomo e la lubrificazione vaginale nella donna – e la fase orgasmica.
Il tempo e la costanza nell’assunzione vanifica il presunto “effetto benefico e terapeutico”.

Alcool: adulti ed adolescenti

I nostri ragazzi, come sappiamo, crescono a pane e pornografia, senza i rudimenti di cosa sia davvero l’educazione affettiva e sessuale.
Per quanto riguarda gli adolescenti, sarebbe davvero utilissimo poter fugare ogni dubbio o perplessità in materia di sessualità con un clinico o con un adulto di riferimento affettivo che possa fornire elementi di realtà sulle paure associate alla sessualità, e sui falsi miti che ruotano attorno all’assunzione di alcool.
Per gli adulti trattasi di un ambito più complesso e sfaccettato.
Sarebbe opportuno comprendere se trattasi di un adulto-bevitore occasionale, di un bevitore ludico, o se ha una personalità dipendente, e quali significati attribuisce all’alcool coniugato con la sessualità.
Ricordiamo che l’alcool non è una cura per le più svariate disfunzioni sessuali, ma può essere il diretto responsabile delle disfunzioni sessuali.

La salute sessuale non abita in un bicchiere

Quando parliamo di alcool coniugato a psiche e sessualità, siamo obbligati a effettuare una corretta diagnosi psicologica della struttura di personalità del paziente, e del significato – assolutamente soggettivo – che attribuisce al legame tra alcool, psiche e sessualità.
Bisogna comprendere se trattasi di dipendenza, o svolge l’errata funzione di antidoto alla noia o all’ansia.
L’approccio terapeutico successivo dipende sempre dalla diagnosi, e potrebbe andare da un counseling psico-sessuologico a una psicoterapia.
Quest’ultima consente di comprendere le reali motivazioni che hanno spinto il paziente alla bottiglia, nonché a lenire e colmare con elementi terapeutici il vuoto esistenziale pregresso all’assunzione di alcool.
Vuoto mantenuto in vita dall’alcool stesso.

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18 Commenti. Nuovo commento

  • Buonpomeriggio Dottoressa,
    io, purtroppo, assumo regolarmente alcool, prevalemtemente birra, e soffro di E.P.
    Potrebbero essere correlati i due disturbi? Sono andato da diversi andrologi, mi sono sottoposto a diverse terapie ma non hanno portato benefici dal lato sessuale.
    Grazie.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Gennaio 2019 17:59

      Buongiorno,
      assolutamente si.
      Dal suo racconto non si evince la diagnosi, di quale tipo di e.p stiamo parlando, l’etiologia, e se ha effettuato una terapia psico-sessuologica o combinata. L’unica risolutiva.

      Rispondi
  • Non so il tipo di e.p.
    Mi hanno, prima di tutto bruciato il frenulo col laser, poi mi hanno prescritto l’Emla, poi mi hanno fatto passare al priligy e un altro tipo di psicofarmaco di cui non ricordo più il nome. Mai consigliato terapia psico-sessuologica.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Gennaio 2019 18:49

      Mi dispiace daveveo tanto per Lei.
      La diagnosi andrò-sessuologica è il primo passo per stabilire quale protocollo terapeutico è più indicato per lei.
      Per risolvere davvero.
      Nessun farmaco, anche se utilissimo, può lavorare sulla psiche e sulle emozioni associate alla sessualità.

      Rispondi
    • Buonasera dottoressa convivo da 10 anni assumo regolarmente alcol ma da due anni ne faccio abuso creando i dei problemi con la mia compagna ora non sto bevendo nulla e a letto duro molto di piu’ c’entra qualcosa? Premetto che la mia compagna mi piace molto e c’è veramente tanta attrazione fisica ma da 5 minuti ora duro anche 30 minuti c’entra il non bere? Grazie

      Rispondi
      • Valeria Randone
        8 Aprile 2019 07:48

        Buongiorno,
        no! C’entra il fatto che adesso lei si sta conoscendo davvero sessualmente, finalmente senza alcool.
        La sessualità è un universo complesso e dipende da svariati fattori, non soltanto temporali.
        Ne approfitti, adesso senza la copertura dell’alcol, per esplorare al meglio la sua intimità.
        Un cordiale saluto

        Rispondi
  • Buongiorno dottoressa, sono un ragazzo di 20 anni. Bevo da piú di un anno saltuariamente, ma negli ultimi mesi, con l arrivo dell estate, sto bevendo piú costantemente e piú pesantemente, esagerando anche.
    Nelle ultime settimane ho riscontrato erezioni meno forti e meno durature, possono i due fatti essere correlati?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      28 Luglio 2019 21:20

      Buonasera,
      non conosco niente della sua salute fisica, psichica, relazionale e sessuale.
      Potrebbero essere correlati, ma con così pochi elementi non so dirle nulla di sensato.
      Dovrei effettuare una scrupolosa diagnosi psico-sessuologica e dirle di cosa si tratta e come risolvere.
      Di sicuro dovrebbe capire le cause di questo suo bisogno smodato di bere, che potrebbero correlare con le problematiche sessuali.
      Se ha bisogno di me, può trovarmi a Roma e Catania.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
    • Buon giorno d.ssa mi chiamo Simone, e sono un ex alcolista, purtroppo ora soffro di eiaculazione retrograda, può essere correlato all’Alcool questo problema ché ora Ho…

      Rispondi
      • Valeria Randone
        9 Maggio 2023 07:09

        Buongiorno Simone,
        è sicuro che si tratti di un’eiaculazione retrograda? Che non si tratti, invece, di un’eiaculazione ritardata o anorgasmia? Chi ha fatto la diagnosi?
        Chi ha fatto la diagnosi, solitamente un andrologo o un sessuologo clinico, le spiegherà anche l’etiologia.
        Siamo sicuri che lei non abbia dei traumi vescicali, che non assume farmaci, che non abbia un disagio psichico profondo?
        La diagnosi è molto complicata e non può essere fatta via e-mail.
        Un cordiale saluto

        Rispondi
  • Buongiorno dottoressa,
    Sono un ragazzo di 36 anni e consumo abitualmente alcool da circa 3 anni in maniera abbastanza pesante. Sto cercando da una settimana di non toccare più nulla perché con mia moglie abbiamo deciso di avere un figlio. Il problema è che non abbiamo fatto sesso per diversi anni causa problemi di salute di mia moglie e anche un po’ di abitudine. Io nel frattempo sono ricorso alla masturbazione.
    Ho notato che da quando ho smesso di bere e provo con mia moglie a fare l’amore, ho problemi di erezione.
    Andando avanti con il non bere potrà tornare tutto alla normalità? Grazie dottoressa.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Settembre 2019 19:59

      Buonasera,
      non so darle una risposta da qui.
      Non so nulla di lei; di voi.
      Della sua sessualità pregressa.
      Del motivo per il quale beve. Del motivo per il quale non fate l’amore, così via.
      Effettuata una diagnosi andrò sessuologica e una sessuologica alla coppia potrei dirle come aiutarvi.
      Se desidera essere seguito da me, mi trova a Roma e Catania.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
  • L’alcool fa male a tutti a lungo andare, smettete di bere e fumare e farete faville a letto.

    Rispondi
  • Salve le curiosità sono tante, spesso di alcune problematiche si ha difficoltà a parlarne. Il mio compagno da qualche mese dopo il lavoro beve più di una birra a volte arrivando anche a 6 lt abbastanza fuori dalla norma.
    Nei rapporti sessuali non lo vedo più completare anche se il rapporto dura a lungo finisce per lasciar perdere..niente eiaculazione.
    Colpa dell alcool?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      17 Settembre 2022 07:01

      Buongiorno Valentina,
      le ho allegato un mio scritto sull’eiaculazione ritardata.
      Da qui non saprei dirle, bisognerebbe effettuare una scrupolosa diagnosi sessuologica.
      Se ha necessità di effettuare una consulenza con me chiami pure verrà richiamata appena mi sarà possibile.
      Un caro saluto e auguri per tutto

      Rispondi
  • Salve dottoressa,
    non so se può aiutarmi ho 50 anni mi sono accorto che da un po’ di tempo no ho più la durata che c’era una volta durante un rapporto sessuale cosa mi consigliate.
    grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      14 Dicembre 2022 08:37

      Buongiorno,
      la prima tappa è ricevere una diagnosi del suo disagio sessuologica, fatto ciò si capirà come poter risolvere la sua problematica.
      Se ha bisogno di me chiamami pure verrà richiamato appena mi sarà possibile.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
  • Salve dottoressa,
    Ieri sera ho bevuto e ho fatto sesso protetto con preservativo, ma alla fine del rapporto io e la mia compagna abbiamo notato che non è fuoriuscito sperma. Può essere un problema legato all’alcool oppure non me ne sono accorto io? Sono sicuro all 80% non essere venuto durante il rapporto, anche perché il preservativo era vuoto. Grazie in anticipo per la risposta e buona giornata.

    Rispondi

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