La figura del padre cambia nel tempo e nella storia.
Dopo anni di anonimato e di vita dietro le quinte con la costante esaltazione – nel bene e nel male – del ruolo della madre, ecco il padre alla ribalta.
Qualche nota sul ruolo del padre
Il nucleo familiare d’appartenenza gioca un ruolo di fondamentale importanza per la futura salute psicologica e forza psichica del bambino di oggi, adulto di domani.
Dal punto di vista antropologico, il concetto di famiglia, così come le dinamiche familiari a esso associate, si sono profondamente modificate.
Dalla madre casalinga al padre autoritario
Anticamente, la famiglia era caratterizzata da madri casalinghe e padri autoritari, che si dedicavano esclusivamente al lavoro, con comportamenti avulsi dalla sfera dei sentimenti e dell’affettività.
Questo nucleo familiare era abitato da figura materne accuditive, deputate alla casa, alla cucina ed alla crescita dei figli, donne spesso affiancate da figure maschili autoritarie, dalla figura del padre padrone, scarsamente empatico e complice, il cui compito era esclusivamente quello di adempiere al mantenimento economico del nucleo familiare.
Famiglie a doppia carriera, altro giro di boa dei ruoli
In un secondo momento storico, caratterizzato da famiglie a doppia carriera, la figura del padre autoritario, divenuta quali invisibile, sempre proiettato fuori casa per assolvere alle esigenze economiche, affiancato però da figure femminili forti, ingombranti sul piano psichico, autoritarie, onnipresenti e con spessore personologico.
Madri che nel tempo hanno tolto spazio, tempo ed intimità al rapporto padre-figlio.
Questo stile di genitorialità, agendo sia sull’immaginario collettivo che degli adolescenti, ha capovolto i ruoli familiari, facendo passare un messaggio di scarsa coerenza e collaborazione tra i sessi.
La latitanza educativa del padre
Siamo passati così dall’assenza del vecchio capo famiglia, normativo, con le spalle larghe, presente e onnipotente da cui derivano le regole morali, alla latitanza educativa e casalinga del padre.
Un padre offuscato da madri ingombranti e, spesso, ostili, facilitando così confusività e disordine nelle vite di adolescenti ribelli e disorientati.
Il padre di oggi: si può fare di più?
Oggi, siamo giunti a un momento storico caratterizzato dall’esigenza di restituire alla figura paterna spazio e tempo, associata a una rinnovata e ritrovata identità maschile.
I padri di oggi tentano di ritagliarsi un spazio di qualità all’interno della famiglia: sono padri presenti, empatici, da poter toccare e abbracciare, tattili e contenitivi, da cui emergono regole morali e costrutti che possano orientare i figli, nella crescita personologica ed emozionale, nell’assoluto rispetto delle loro reali inclinazioni.
I padri di oggi vivono un ritrovato spazio domestico, abitato dal dialogo costruttivo e normativo con i figli, abitato dalla condivisione di compiti, colloqui con i professori e pentole.
Il rapporto con il femminile, dalla rivoluzione sessuale in poi, caratterizzato da astio, conflittualità e lotte di potere, sembra lentamente lasciare spazio a una nuova forma di collaborazione tra i sessi, alternandosi e mutuandosi tra differenze personologiche e sessuali.
L’identità maschile sembra non essere più correlata al potere maschile fecondante ed economico, ma ad altri ritrovati e più funzionali ambiti della vita.
Ricordiamoci sempre che, come dica Galimberti, ” il padre è il custode prediletto della maternità”.
Dottoressa Valeria Randone