Messo al rogo dalla chiesa e dal perbenismo, solitario, furtivo, trasgressivo, atavico, consentito, vietato, immorale, ludico, addirittura utile: il sesso mercenario.
Nonostante la crisi economica, le mercenarie del sesso appartengono a una professione che non risente della crisi, delle epoche, delle mode. La sex worker sembra avere un ruolo decisivo nella crescita del giovane maschio, nel suo passaggio (traumatico, trasgressivo o indolore) alla vita adulta.
Anticamente i ragazzi che avevano compiuto la maggiore età e che non avevano ancora consumato e vissuto le gioie dell’amore, venivano accompagnatiaddirittura dai loro padrida una professionista del sesso per transitare alla dimensione da maschio adulto. Passaggio da attuare con modalità adeguate, esperimenti, rodate.
Oggi, esattamente come ieri, molti ragazzi “ritardatari” nella vita amorosa credono che pagando una escort – termine più soft ed elegante rispetto a prostituta, una sorta di specialistica post-lauream – possano sanare le loro lacune e defezioni psico-sessuali ed estendere poi l’apprendimento ad altri talami e relazioni.
Questo, in realtà, non avviene!
Chi era timido e impacciato rimane tale, chi era trasgressivo e curioso lo sarà anche in seguito, chi deve avere il primo rapporto sessuale perché è giunta l’ora, ritarderà i successivi, se non farà chiarezza sul suo mondo inconscio. Molte donne mi scrivono quando scoprono che i loro uomini sono stati, o lo fanno ancora, con prostitute. Le email che ricevo sono intrise di paura e sconforto, di delusione e acredine circa la scoperta dei torbidi trascorsi sessuali. Scatta in ognuna di loro il confronto, la paura di non essere all’altezza, di non essere abbastanza, di non conoscere i loro uomini e di dovere avere addirittura paura dei loro modus operandi.
Moltissimi uomini, in realtà, durante la loro crescita sessuale, si sono imbattuti in una sessualità di tipo mercenario, rapiti dall’aspetto ludico, contagiati dal cicaleccio del collettivo o mossi da furore testosteronico.
Il mestiere più antico del mondo non stenta a estinguersi e tra le coppie miete vittime.
Il vissuto della donna
Le donne che mi scrivono sono addolorate e confuse, mi chiedono cosa può trovare un uomo, e per di più il loro uomo, in una sessualità a pagamento. Non capiscono se sono state irretite, se i loro uomini fanno sesso con donne dai facili costumi perché infelici, annoiati, sedotti. Mi chiedono spesso se possono ancora fidarsi di lui, e se quest’uomo, così plagiabile dall’aspetto ormonale, potrà mai essere il padre dei loro figli. Le risponde obbligano. più d’una consulenza, come sempre non esiste una spiegazione univoca da applicare a tutte le donne e coppie. Bisogna conoscere la coppia, l’uomo in questione, la donna-compagna-moglie, la loro sessualità e vita intima; capire se sono complici e giocosi, se soffrono di anoressia sessuale o di dipendenza dal sesso. Soltanto dopo avere studiato la coppia posso rispondere alle loro domande di sconforto e paura.
La sessualità mercenaria: tra fascino e vizio
Le prostitute, oggi, hanno una funzione rassicurante e consolatoria per le possibili ansie da prestazioni maschili. Questa sessualità così rassicurante viene regolamentata dal pagamento e dal concetto di potere.
L’uomo che si concede quest’esperienza si deresponsabilizza circa l’obbligatorietà al perfezionismo sessuale e non si dedica al faticoso piacere sessuale femminile.
Recenti studi epidemiologici sugli Italiani a letto hanno rivelato che l’italiano medio, con età compresa tra 35 e 65, sembra avere organizzato la sua vita privata su un “doppio binario emozionale ed esistenziale”: quello ortodosso e quello parallelo, più consono alla trasgressione.
Il primo, quello casalingo, caratterizzato da moglie e figli, rappresenta il porto sicuro, le abitudini quotidiane, il talamo rassicurante e consolatorio, la stabilità amorosa che secondo il dire comune rappresenta la tomba dell’erotismo e della sessualità. Il secondo, quello parallelo, abitato dall’amante, più o meno stabile, rappresenta la concretizzazione della trasgressione, dell’immaginario erotico, della passione da pausa pranzo.
In questo secondo binario, talvolta, abita la prostituta.
Cosa cercano gli italiani di oggi
Il sottile piacere del pagamento e del possesso a termine scevro da sentimento, affettività e soprattutto relazionalità apre uno scenario di grande fascinazione.
In un momento storico di assenza di proibizioni, di sesso online, di eros e chat, di tutto e subito e di una sessualità spesso ginnica vissuta in modo avulso dalla relazione, quali motivazioni spingono gli uomini di tutti i generi e ceti a pagare in cambio di favori sessuali?
Il rapporto con il potere, denaro, la dominazione e il possesso sono i cardini sui quali riflettere e sui quali noi clinici dobbiamo orientare la nostra disamina al fine di andare oltre il gossip scandalistico del momento.
La sessualità mercenaria sana questa dicotomica scissione tra sesso ortodosso e sesso pudico, casalingo. Una sana e vibrante vita sessuale può sanare questo doppio binario, con l’intendo di tenere a bada derive amorose e arginare tragedie domestiche.
Dottoressa Valeria Randone
9 Commenti. Nuovo commento
chissà se ha scandagliato anche il fenomeno delle mogli che vanno con i prostituti…
Buonasera,
il tema non cambia se cambia il genere.
https://www.valeriarandone.it/articoli/turismo-sessuale-ma-anche-le-donne-pagano/
Un cordiale saluto
Ho scoperto anche io che il mio fidanzato va a prostitute ma la mia angoscia piu forte è la paura delle malattie spero che usino il profilattico .. vedo che nell’articolo non si tocca il problema serio delle malattie veneree
Forse non sa che le infezioni sessualmente trasmissibili si contraggono con tutti. Le prostituite si proteggono.
Il senso dello scritto è ben altro.
Cordialmente
Beh non è sempre così. Molte per soldi lo fanno anche scoperto se viene richiesto. Quindi sta all’uomo di capire e prendersi cura di se e della compagna se ce l’ha. Maledetti. Potrei scrivere un libro. Sull’hpv, sull’urea plasma. Altroché.
C’è pericolo eccome. Non esiste solo una malattia purtroppo. Sono arrabbiatissima su questo tema.
Buongiorno,
purtroppo da più d’un mese ho scoperto che il mio compagno sicuramente va a prostitute, nel cellulare di lui ho trovato un numero di questa A.
Mi si è gelato il sangue credetemi. Ho rintracciato la prostituta e lei vedendo la foto mi disse con un si che lo conosceva, io sconvolta l’indomani le ho telefonato, mi ha chiesto pure scusa d’essersi intromessa, ovviamente non sapeva che lui avesse una moglie.
Mi disse pure di parlare con lui.
Cara Melinda se non hai figli con il tuo compagno, scappa. Fidati. Non smetterà mai. Mi dispiace. A me e’ successo uguale a te, ma ho un bambino di due anni ed è difficile. Ti abbraccio.
Io come te. Ho un bimbo che ha appena 4 mesi. E il porco depravato e bugiardo continua… Gli ho detto che mi deve pagare tutte le visite lui e se uscisse qualcosa ancora di più. La paura è sempre quella ovviamente. Si calma qualche mese e poi ritorna. Io credo fermamente sia narcisista covert.
Praticamente alla fine dici che un uomo sposato/accompagnato, piuttosto che andarsi ad incasinare con un’ amante, va con quelle là così paga, fa quel che deve fare e va via. Ha senso. Ma non si parla abbastanza del fatto che esiste una non trascurabile fetta della popolazione maschile, almeno 1 su 3, che senza prostituzione non avrebbe alcuna vita sessuale, in quanto tagliati fuori dagli standard sempre più competitivi richiesti dalla donne nella società di oggi.