È facile togliersi i vestiti e fare sesso.
Le persone lo fanno continuamente.
Ma aprire la tua anima a qualcuno, lasciarlo entrare nelle tue paure, nel tuo futuro, nel tuo sorriso, questo è essere nudi.Marilyn Monroe
Uno studio condotto dal gruppo di ricerca di Andrea Burri, piscologo dell’Università di Zurigo (Svizzera) ha cercato di capire se il desiderio sessuale e la sessualità invecchiano, osservando la funzionalità sessuale di 241 donne: in una prima fase dal 2008 al 2009 e in una seconda ben quattro anni dopo.
Le donne, al momento dell’inizio dello studio, avevano un’età media di 56 anni.
Dallo studio sono state escluse donne single, omosessuali e vergini.
Molti falsi miti ruotano – e, soprattutto, persistono nel tempo – attorno alla sessualità:
- La sessualità invecchia?
- Il desiderio sessuale invecchia?
- La donna, una volta in menopausa, è vicina al declino sessuale?
- La coppia è candidata inevitabilmente al calo del desiderio sessuale?
- L’eccitazione femminile è età- correlata?
È così via, la lista potrebbe essere infinita, e ovviamente, falsa.
Lo studio
I ricercatori hanno dato per scontato che tutte le donne di 49 anni fossero in fase di pre-menopausa e le ultracinquantenni già in menopausa.
Attraverso la somministrazione di questionari, hanno raccolto informazioni sul grado di soddisfazione delle loro relazioni e sugli aspetti relativi alla funzione sessuale quali desiderio, eccitazione, lubrificazione, orgasmo e dolore sessuale.
Complessivamente, al momento della partenza dello studio la proporzione di donne sofferenti di una disfunzione sessuale era più alta nel gruppo di coloro che erano in post-menopausa (34.3% contro 14,5%).
Tuttavia, le possibilità di sviluppare un problema sessuale – o un “invecchiamento del desiderio sessuale” – nel corso dello studio si è dimostrata simile fra i due gruppi (rispettivamente 23,2% per le donne più anziane e 22,2% per quelle più giovani).
Quattro anni dopo
Nella seconda fase di osservazione, dopo ben quattro anni, la percentuale di donne che dichiaravano un miglioramento della funzione sessuale era la stessa nei due gruppi: 7,5%.
Inoltre, eccetto che per la sfera del dolore, in entrambi i gruppi erano cambiati tutti i parametri relativi al desiderio, all’eccitazione e alla lubrificazione registrati alla partenza dello studio.
Qualche riflessione
La sessualità non invecchia con l’andare avanti dell’età dei suoi protagonisti, solitamente – se i protagonisti di questo amore, sono ancora “coppia” – migliora.
La menopausa non è di certo una malattia, né il triste capolinea del desiderio sessuale, ma una stagione della vita che, se ben concimata da amore, amor proprio e benessere psico fisico e di coppia, è ancora capace di regalare una vibrante e fantasiosa vita sessuale.
Le donne di oggi, sicuramente più attente alla prevenzione e al concetto di qualità di vita, sono donne che non si accontentano, che non fingono orgasmi inesistenti sotto le lenzuola e che, se decidono di rimanere in coppia, sono attente ad ogni segnale che il corpo e la sessualità invia.
Molte donne, intorno alla famigerata e temuta età della menopausa, solitamente vivono un giro di boa importante: sono donne già affermate nel lavoro, già madri e, talvolta, con nuovi compagni di vita.
Questi fattori rappresentano una vera linfa vitale per l’eros, la cui disamina non è mai disgiunta dalla disamina della psiche, delle dinamiche di coppia e del momento storico della donna.
L’orgasmo femminile
La mappa corporea del piacere femminile
è totalmente differente da quella maschile, l’erotismo è indubbiamente più diffuso su un continuum corporale e meno localizzato sui genitali, sia esterni che interni.
Una donna over cinquanta, è una donna che si conosce a fondo, consapevole del proprio sentire, del proprio volere o “non volere” e, soprattutto, del proprio funzionamento sessuale.
La risposta orgasmica della donna, prevede la capacità da parte della donna stessa di sapersi/potersi abbandonare all’esperienza del piacere, di poter perdere il controllo per accedere poi al mondo pulsionale e dell’immaginario erotico, universo sommerso di grande valenza erotico-terapeutica per la sessualità femminile.
La sessualità femminile è, inoltre, una sessualità di mucosa – non d’organo come quella maschile – proprio per la sua caratteristica di interiorità, emozionalità, relazionalità e psichicità.
Il piacere correla con un caleidoscopico patrimonio di pelle e di sensi, di relazione e di immaginario, di attesa e di coinvolgimento.
Valutare soltanto la corporeità e glissare su tutto il resto, è riduttivo, miope sul piano mentale e soprattutto scarsamente realistico sul piano scientifico.
“La sessualità è un essere, non un fare”.
Eros ed età
La sessualità, come abbiamo visto, non invecchia, ma come il vino buono, migliora.
In età matura, l’uomo e la donna, si accostano a una nuova “primavera dei sensi e dei sentimenti” e a una nuova dimensione dell’intimità e dell’erotismo.
Questi nuovi elementi, vengono scaldati dall’esperienza regalata dall’età, dalla capacità d’amare ancora, unitamente ad una fisicità che non è più ingrigita e sfiorita, ma accudita e rispettata in funzione delle nuove tappe della vita e della coppia.
Con l’andare avanti dell’età l’ansia da prestazione e l’ansia da perfezionismo estetico sembrano essere un lontano e scomodo ricordo; così l’uomo (e la donna) over cinquanta, si accosta a se stesso e all’altro con un ritrovato interesse e una nuova – e più funzionale – capacità emozionale.
Il concetto di performance sessuale, di prestazione – ansiogeno e stressogeno – lascia lentamente il posto a un concetto di “qualità sensoriale, emozionale e dell’intimità”.
I capelli bianchi sotto le lenzuola non sono più sinonimo di stanchezza ed astenia sessuale, ma correlano ad una dimensione ludica, armonica e spensierata della sessualità (età, tra l’altro, che non correla più con la possibilità procreativa).
L’età, se ben vissuta, amplifica ogni forma di piacere, regala serenità e piacere, anche correlato alla sessualità.
Conclusioni
Queste scoperte mettono in discussione il datato concetto secondo il quale il periodo di transizione della menopausa è da associare a disagi emozionali e soprattutto sessuali.
Concludono i ricercatori: “Il miglioramento della sessualità potrebbe avere un andamento costante in funzione dell’avanzare dell’età, malgrado e nonostante i danni biologici eventualmente correlati”.
La sfera della sessualità, soprattutto femminile, ci rendiamo sempre più conto non essere “anatomia e genitalità correlata” – tranne nel caso di patologie uro-ginecologiche conclamate – ma dipende da un’alchimia di pelle, di sensi e del “palcoscenico-contenitore coppia”.