Non ho mai gradito effettuare consulenze online perché le ho sempre ritenute la scorciatoia rispetto al reale percorso di cura. Quell’incontro magico, alchemico, unico, fatto di attesa, di rispetto, di motivazione e dell’Altro.
In un momento di deriva della relazione e dell’intimità, come questo caratterizzato dal coronavirus, mi sono sentita di aderire alle nuove normative: per tutelare i miei pazienti, la mia famiglia, me stessa.
Così vado in studio poche volte con tutte le cautele del caso, e seguo via Skype i pazienti più tecnologici e fidati.
Ho scritto sui miei social che avrei continuato a seguire i mie pazienti via Skype o tramite videochiamata di WhatsApp, e con tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione per continuare a rimanere in contatto ed evitare di chiuderci nel nostro nucleo autistico.
Ho ricevuto nuove proposte di consulenze online da parte di pazienti che per un eccesso di distanza o di paura, per pudore o per difficoltà di relazione hanno sempre procrastinato la possibilità di chiedere aiuto.
Ci tengo a specificare che online non significa gratis. La consulenza online è quella opportunità che ci consente di stare comodamente a casa nostra, di effettuare una consulenza con uno specialista qualificato di nostro gradimento, di fruire della tutela della privacy, dell’esperienza del professionista, dell’empatia e delle indicazioni ricevute durante la consulenza, o del progetto di cura da poter attuare in seguito, de visu.
Confondere la consulenza online con la dimensione della gratuità, conferma la mia ipotesi iniziale: chi non ha voglia di curarsi non esce di casa e non va consultazione.
Confondere il lavoro altrui per una chat amicale è offensivo e riduttivo, non rappresenta un’opportunità ma indossa i panni dell’assurdità.
Spero (lo speriamo tutti!) di tornare molto presto alla mia vita lavorativa abituale, con i miei pazienti, i miei spostamenti, i miei voli e la mia fatica.
Lieta di avere dialogato, seppur online, con le ansie e le resistenze dei lettori.
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2 Commenti. Nuovo commento
Salve,
La contatto perché avrei bisogno di una consulenza.
Vivo a Malta e non mi sento a mio agio a parlare in inglese dei problemi che penso di avere. Per questo motivo ho deciso di utilizzare il servizio online che lei offre.
Io sono disponbile ogni giorno a qualsiasi ora.
Grazie per il suo tempo. Resto in attesa di un suo riscontro.
Cordiali saluti,
Francesco
Buonasera Francesco,
mi chiami pure per programmare una prima consilenza. Se non dovessi risponderle la richiamo io appena mi sarà possibile.
Un cordiale saluto