Donna. Elogio alla complessità

Essere donna non è facile. Tra costole maschili come genesi, mele che incarnano un attentato e la concretizzazione della disobbedienza, la vita di una donna è una dimostrazione continua di identità. Le frasi fatte e fatte proprie sono talmente tante da far parte dell’affollato mondo dei luoghi comuni.
Se sono troppo belle sono fatue.
Se sono brave, raccomandate.
Se ricoprono un posto di prestigio sono le amanti di un uomo potente.
Se sono simpatiche diventano automaticamente disponibili.
Se sono autoritarie sembrano un uomo.
Se giocano a calcio sono lesbiche.
Se non si sposano sono acide.
Se non desiderano un figlio sono delle streghe, se ne vogliono tanti sono delle geishe.
Se lavorano sono troppo indipendenti, se non lavorano delle mantenute.
Alla guida diventano il famigerato pericolo costante. Se guidano bene emulano gli uomini.
Se indossano una minigonna elicitano fantasie e agiti sessuali giustificati e giustificabili.
Insomma, se la sono cercata.
Se non si vestono in maniera seduttiva e femminile sembrano delle suore. Se indossano degli abiti troppo audaci sembrano delle poco di buono.
Lavorano il doppio: in casa e fuori casa.
Per una donna è impossibile invecchiare o ingrassare, pena la precoce rottamazione.
L’interiorità e l’intelligenza vanno mostrate e brandite per dimostrare che, se pur belle, non sono sceme o raccomandate.
Una donna è colei che fa innamorare, che seduce e che accudisce. Senza strattoni, senza sgambetti, con dolcezza e fermezza.
È colei che si occupa della vita di chi ama, tra manicaretti e realizzazione di desideri altrui.
Gli abbracci di una madre sono un asilo politico per le fatiche della vita. Le sue spalle fanno da diga a tutti i malumori familiari.
Nascere donna è affascinante e faticoso.
È un’avventura che richiede impegno e coraggio. È una lotta continua per la parità dei diritti.
È una gimcana tra l’indispensabile disubbidienza ai retaggi culturali ghettizzanti e l’affermazione di sé.
Una donna è colei che mette a disposizione il suo ventre per farlo diventare famiglia.
Che contiene il seme maschile, da la dalla vita, che la porta in grembo e che la partorisce con dolore.
È colei che ti supporta e ti sopporta nei momenti difficoltà, che accudisce il suo bambino, e colui che lo ha generato.
Una donna è energia e dolcezza; è desiderio e passione; è erotismo e sensualità.
Si alternano dentro di lei, fragilità e fermezza, paure e coraggio, audacia e arrendevolezza. Cure e bisogno di cure.
Una donna è il luogo del riparo dalle intemperie della vita.
È il vento caldo d’estate, e quello gelido d’inverno.

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