Prima del grande fratello uno, per gli amici GF1, c’era ancora un certo legame tra bravura e televisione, tra bellezza e televisione, tra intelligenza e televisione. Insomma, per stare e per di più a lungo, davanti le telecamere, bisognava essere belli, bravi, raccomandati, e anche avere una buona dizione e dei contenuti.
Dal GF1 in poi, tutto cambia, e lo scenario diventa inquietante e devastante.
Crolla il connubio tra bravura e successo, e viene prontamente sancito quello tra cattivo gusto e visibilità.
Un pensiero, anzi, da mamma più d’uno, va ai nostri ragazzi.
Da un lato abbiamo il latino con il suo essere desueto, la fisica con le sue fatiche, un genitore che rimprovera e che impone regole e divieti, e dall’altro il grande fratello.
Ebbene sì. Quale dei due poli avrà la meglio sui nostri figli?
Qualche piercing qua e là, qualche tatuaggio in più del dovuto, o del solito buon gusto, chirurgia plastica che tenta di sanare maldestramente un disagio psichico profondo – da curare e non emulare – docce sexy, ed il gioco è fatto.
Visibilità e successo, puntata dopo puntata.
Il mestiere del nulla, rapido ed indolore.
Un tempo, non molto tempo addietro, c’era la fatica.
L’impegno, lo studio e anche le buone maniere.
C’era anche la laurea, il tirocinio, la gavetta e l’identità professionale.
C’erano gli antichi mestieri e gli artigiani con il loro impegno, la loro creatività e la loro manualità, spesso, ricevuta in dote.
Oggi c’è il grande fratello, l’isola dei famosi, le influencer, e gli opinionisti urlanti.
Le nuove frontiere dei nuovi mestieri che con le loro magie, alchimie e il canto delle sirene tirano fuori il peggio del peggio di chi guarda e di chi ascolta.
Suicidio assistito delle buone maniere.
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